La carognata di Trudeau, mamma vergognati e Calenda: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'incontro Meloni-Trudeau, la solidarietà di Macron e l'alluvione

La carognata di Trudeau, mamma vergognati e Calenda: quindi, oggi...
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- Sofia Goggia: eccone un’altra che - diventata famosa - ricorda di essere stata bullizzata da piccola. Ormai se sei una star devi anche raccontare di aver avuto qualche dramma da piccolo. Problemi col cibo, ansia, depressione, bullismo e chi più ne ha, più ne metta. Possibile che tutti i Vip abbiano avuto un qualche trauma infantile? Ma forse è per questo che chi scrive ricco non è: tutta colpa di mia madre che mi ha garantito un’adolescenza felice. Mamma, vergognati.

- Ma che goduria la preside del liceo Michelangiolo di Firenze (ricordate la scazzottata coi “fasci"?) che ha deciso di denunciare tre studenti (di sinistra) colpevoli di aver occupato la scuola a dicembre. In questi giorni sono arrivati tre avvisi di garanzia, finalmente. E poco importa se all’autogestione hanno partecipato 600 studenti e si sono fatti chissà quali incontri. Chiunque abbia partecipato ad una occupazione o una autogestione sa che è solo tempo perso. Molto meglio studiare in classe.

- Justin Trudeau la fa sporca, ma sporca davvero. Incontra Giorgia Meloni a margine del G7 ed fa emettere una nota sul faccia a faccia in cui riporta anche le sue frasi di “preoccupazione” per presunte discriminazioni in Italia ai danni della comunità Lgbt. Primo: la legislazione ad oggi non è cambiata di una virgola. Secondo: il tema non era oggetto del bilaterale, quindi se pure hai voluto fare il fighetto sui “diritti Lgbtq” beh, potevi anche tenerlo per te. Ma gli sgarri diplomatici del bel premier canadese non sono una novità. Anche Xi Jinping recentemente diede una lezioncina di diplomazia a Trudeau che aveva rivelato dettagli dell’incontro senza il via libera della controparte. Mi pare evidente una cosa: Justin non ha imparato la lezione.

- Poi allora mi sono andato a leggere la nota diffusa dal Canada ed ecco a voi la parte incriminata. State a sentire: “The leaders also exchanged views on the importance of protecting and defending human rights, including the rights of 2SLGBTQI+ people. Prime Minister Meloni responded that her government is following court decisions and is not deviating from previous administrations”. Cioè, uno che definisce i diritti omosessuali con la formula fantascientifica 2SLGBTQI+, acronimo che ormai cresce ogni anno di una lettera nuova, vogliamo davvero prenderlo sul serio?

- Un genio ha scritto su Facebook che di mestiere faceva il latitante. Ed era vero, tanto che è stato beccato dai carabinieri. Dategli un premio

- Macron prova a giocarsi la carta della compassione. Dopo settimane in cui i suoi ministri spalano letame sul governo Meloni, più per frenare Le Pen che per vero odio verso l’Italia, oggi Emmanuel si dice pronto a “fornire ogni aiuto utile” al Belpaese per fronteggiare il dramma della Romagna. Bene, bravo, grazie. Anche se sono proprio curioso di sapere se, dopo queste dichiarazioni d’intenti, qualcuno poi si mobilita davvero.

- Il Tar ha deciso che anche la casetta sull’albero costruita per i bambini, quattro metri quadri con impiantino elettrico, è un’opera abusiva e dunque va demolita. Poi però abbiamo ecomostri costruiti sulla costiera su cui nessuno dice nulla. A me non pare tanto normale.

- Sacrosante parole di Paride Antolini, capo dei geologi dell’Emilia Romagna. Abbiamo speso montagne di euro per il superbonus, cioè per rifare le case “belle”, ma non investiamo un euro per assicurarci che le case siano anche “solide”. Cioè in sicurezza. Cosa ci fai col cappotto termico se alla prima scossa viene giù tutto?

- Un altro pezzo di Azione passa a Italia Viva. Tutta la segreteria di Azione Roma ha deciso di lasciare Carlo Calenda al suo destino e di sposare il progetto di Matteo Renzi. “Aderendo a Italia Viva riprendiamo il cammino verso il Terzo Polo ritrovandoci con tutti coloro che, con coraggio, hanno rinunciato a comodi ruoli per intraprendere una nuova avventura, con il consueto spirito di servizio che ha contraddistinto il nostro percorso politico”, dicono in coro. In pratica Renzi sta smontando pezzo dopo pezzo la creazione di Carletto. La sta svuotando nei territori, in Parlamento, nei consigli regionali. Prima il deputato, poi il consigliere, infine i direttivi di questa o di quella città.

Calenda rischia di restare da solo e di ritrovarsi con il Terzo Polo che sognava, ma senza di lui…

- Angeli del fango, angeli del volo, eroi dell’alluvione. Mammamia come diventa insopportabile questo vizio di trasformare tutto in un racconto emozionale.

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