⁠Chi è Mark, il fratello adottivo di Jannik Sinner: "Con lui ho provato a giocare a tennis, ma è impossibile"

Adottato dalla famiglia Sinner quando aveva appena 9 mesi, Mark il fratello di Jannik è un tipo molto riservato ed estremamente legato al campione di tennis numero uno al mondo

Jannik Sinner insieme al fratello Mark
Jannik Sinner insieme al fratello Mark
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Al termine della finale degli Internazionali di Tennis di Roma del 18 giugno, Jannik Sinner ha voluto ringraziare la sua famiglia in modo diretto e ironico, regalando un momento di leggerezza al pubblico del Foro Italico. Tra i sorrisi generali, il numero uno del mondo ha infatti aggiunto con tono scherzoso: "Un ringraziamento speciale a mio fratello, che invece di essere qui è andato a Imola a vedere la Formula Uno". Un commento che ha strappato una risata collettiva, compresa quella della madre di Sinner, solitamente molto tesa durante le partite e che, in occasione della semifinale, aveva preferito una passeggiata sul Lungotevere per allentare la tensione.

Il rapporto con il fratello

Il legame tra Jannik Sinner e suo fratello adottivo è noto e profondo, costruito su fiducia e complicità. Lo stesso Jannik ha spesso raccontato come Mark, più grande di tre anni, sia sempre stato il suo confidente. Nato a Rostov sul Don nel 1998 e adottato dalla famiglia Sinner quando aveva appena nove mesi, Mark oggi vive a Bolzano, dove lavora con dedizione come istruttore dei Vigili del Fuoco, una scelta guidata dalla passione. La discrezione è un valore condiviso in casa Sinner, e Mark non fa eccezione: come il resto della famiglia, preferisce tenere un profilo basso, lontano dai riflettori.

Quando Jannik Sinner ha conquistato il suo primo titolo agli Australian Open, Mark non ha potuto seguirlo come avrebbe voluto: era impegnato a Cortina d’Ampezzo, dove ricopriva il ruolo di responsabile della sicurezza sanitaria durante la tappa femminile di Coppa del Mondo di sci alpino. Nonostante l’importanza del momento, ha potuto vedere solo spezzoni del match in televisione. Diversa invece la situazione in occasione delle Finals di Torino, vinte da Sinner nell’autunno precedente: in quell’occasione, tutta la famiglia era presente, mentre per il torneo australiano del 2025, Mark ha finalmente potuto volare in Australia per supportare Jannik di persona.

Una persona molto riservata

Raramente Mark Sinner rilascia dichiarazioni pubbliche, coerente con la riservatezza che caratterizza tutta la famiglia. In una delle poche interviste concesse, al quotidiano Alto Adige nel 2023, ha raccontato con semplicità il suo legame con Jannik: "Il nostro è un rapporto normale, come quello di tanti fratelli. Da piccoli capitava di litigare, certo, ma facevamo subito pace". Ricorda anche i momenti passati insieme sul campo da tennis: "Ci giocavamo, o meglio ci provavo. Per un po’ sono riuscito a stargli dietro, poi è diventato imprendibile, anche solo per fare due scambi". Di Jannik dice: "È sempre stato molto tranquillo, in campo e nella vita, proprio come i nostri genitori".

In passato ha detto: "Sono abituato a non vederlo in casa, ma quando torna è bellissimo andiamo a passeggiare in montagna, con i miei e i

suoi amici, tutta gente del posto. E quando possiamo giochiamo anche a golf. Ogni settimana dell'anno è impegnato tra allenamenti e tornei, perciò cerchiamo di tenerci aggiornati al telefono quasi quotidianamente".

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