Bari dà le chiavi alla Albanese. Porro: "Costretto a cambiare città per La Ripartenza"

L’annuncio del vicedirettore de Il Giornale: l’evento non si terrà più al Teatro Petruzzelli

Bari dà le chiavi alla Albanese. Porro: "Costretto a cambiare città per La Ripartenza"
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“Vado via”. Così, lo scorso 11 luglio, in occasione della nona edizione de “La Ripartenza: liberi di pensare”, Nicola Porro aveva commentato la consegna delle chiavi della città di Bari a Francesca Albanese. La rassegna si tiene, o meglio teneva, al Teatro Petruzzelli. Ebbene, due giorni dopo la cerimonia di conferimento dell’onorificenza alla relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, il vicedirettore de Il Giornale ha annunciato il trasloco dell’evento.

"Sono ben contento di scegliere una nuova location per cercare di celebrare il Sud, che invece di pensare di dare la cittadinanza alla signora Albanese si potrebbe occupare delle cose serie che ancora esistono in quella regione pugliese, fantastica, di lavoratori di persone perbene, che non si sentono rappresentati da questi pessimi amministratori" le parole di Porro in un video condiviso sui social.

Come evidenziato in precedenza, Porro aveva già commentato la scelta dell’amministrazione di Vito Leccese di consegnare le chiavi della città all’inviata Onu. “Porca miseria, veramente? Mi state costringendo a cambiare città” la stilettata del giornalista nel dialogo – ad alta tensione – con il primo cittadino di Bari. A rendere definitiva la rottura sarebbe stata la richiesta della Albanese di “non ospitare prodotti Made in Israele nei comuni della Puglia” nel corso della cerimonia di due giorni fa. Una proposta ideologica, secondo Porro, ma soprattutto distante dal tono assunto da Leccese di “finta bonomia, accoglienza, apertura” sul palco del Petruzzelli.

“La Ripartenza: liberi

di pensare” è nata nel 2021 dopo il lockdown per il Covid-19 e ogni anno raduna giornalisti, politici, imprenditori e accademici. In vista dell’edizione 2026 è già arrivata la prima notizia: l’addio al capoluogo pugliese.

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