Cinquant'anni di cambiamenti, Sallusti: "Senza libertà di stampa cadono anche le altre"

In diretta dal Palazzo dei Giureconsulti di Milano, l'evento de Il Giornale. Le parole del direttore Sallusti, che apre una mattinata di interviste e dibattiti

Cinquant'anni di cambiamenti, Sallusti: "Senza libertà di stampa cadono anche le altre"
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Mezzo secolo controcorrente. Da cinquant’anni Il Giornale racconta il mondo che cambia, senza inseguire mode né piegarsi ai conformismi. Per celebrare questa storia, iniziata nel 1974 con Indro Montanelli, e guardare al futuro, il nostro quotidiano ospita quest'oggi una mattinata di dibattiti e interviste con autorevoli ospiti. Tutto pronto al Palazzo dei Giureconsulti di Milano, dove sul palco allestito per l'occasione si stanno per alternare alcuni protagonisti dell'innovazione, dell'impresa, della cultura e del giornalismo. Apre l'evento il direttore responsabile de Il Giornale, Alessandro Sallusti. "Un anno fa eravamo qui a festeggiare il cinquantesimo anno di vita del giornale fondato da Montanelli e oggi siamo qui a chiudere quest'anno. E' stato un tour in cui abbiamo attraversato l'Italia e abbiamo ricevuto l'affetto delle istituzioni. Siamo stati ricevuti da papa Francesco e Mattarella. Abbiamo brindato assieme ai leader politici amici e no. Chi guida il nostro Paese riconosce il ruolo di questo giornale. E' stato possibile per la vicinanza di molte aziende e imprenditori italiani che hanno voluto partecipare. Li ringrazio. Ma non è solo un ringraziamento formale. L'ho scritto questa mattina. In questo casino che c'è nel mondo, hanno parlato il presidente americano e l'ayatollah iraniano. Quest'ultimo ha detto che hanno spezzato le reni agli Usa e a Israele. Il primo invece ha detto che il suo blitz ha avuto pieno successo. Cos'è successo? I media americani hanno criticato Trump dicendo che non ha le prove del successo. Quello che dice Khamenei è evidemente falso, eppure in Iran nessuno può contestarlo". Prosegue il direttore: "La differenza è nella libertà di stampa ed è il motivo per cui ringrazio gli sponsor. Non lo hanno fatto per vendere i loro prodotti, ma in libertà. L'informazione libera ha un costo, che è supportato dagli editori ma senza l'aiuto degli investitori la libera stampa non starebbe in piedi. Nel momento in cui sparisce questa è un attimo che spariscano anche le altre libertà". Cita Gustave Thibon: "Un uomo non è libero in quanto non dipende da nessuno, ma è libero perché dipende da chi ama". Secondo il direttore, "il problema non sono le singole persone, ma ciò che amiamo. E così appoggiamo chiunque porti avanti le nostre idee. Noi abbiamo il nostro punto di vista e spero che il Giornale continui ad averlo anche in futuro". Sallusti cita poi la Tatcher: "Per costruire una società migliore è necessario saper difendere le nostre idee". Ed è questo il punto. "Il tuffo nel passato è una boccata di aria fredda che ti ricorda chi sei stato. E solo così puoi trovare la forza e la strada per continuare ad essere ciò che sei".

Spazio ora alla giornalista Hoara Borselli, che modererà un panel dedicato ai temi dell’energia. Chi racconta i mutamenti sociali e economici, infatti, prima o poi si ritrova a confrontarsi con la sfida energetica, che detta i tempi del futuro, lo rallenta o lo accelera.

A discutere di questo tema saranno Claudio Fiorentini (Team Area Leader for Institutional Affairs Lombardia Enel), Raffaello Matarazzo (Responsabile Affari Internazionali Africa Subsahariana e Americhe Eni) e Alessandro Trebbi (Responsabile Asset Management Terna).

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