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Date e testimoni: riparte il processo a Ciro Grillo

L'8 febbraio ricomincerà il processo a Ciro Grillo e i suoi amici accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una 18enne italo-norvegese. In aula, per la prima volta, anche i genitori della ragazza

Ciro Grillo
Ciro Grillo

Il prossimo 8 febbraio, al Tribunale di Tempio Pausania, ci sarà la nuova udienza del processo a carico di Ciro Grillo e i suoi amici - Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta - accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di Silvia (nome di fantasia) durante una vacanza in Sardegna. Stando a quanto scrive la giornalista Giusy Fasano sul Corriere.it, nelle scorse ore, gli avvocati delle parti hanno ricevuto l'elenco dei testi che parteciperanno ai prossimi dibattimenti.

Chi saranno i prossimi testimoni

Il procuratore capo Gregorio Capasso ha convocato in aula i genitori della 18enne italo-norvegese che, nel 2019, denunciò per violenza sessuale il figlio del leader del Movimento 5 Stelle e i suoi amici. Oltre alla mamma e al papà di Silvia, sono stati convocati anche due amici della ragazza che raccolsero le confidenze della giovane nei giorni successivi all'accaduto. Fondamentale sarà poi la testimonianza di Roberta (nome di fantasia anche questo), anch'ella parte lesa nel processo. Come ben ricorda la giornalista del Corriere, la ragazza scoprì di essere stata vittima di comportamenti equivoci da parte dei quattri imputati solo ad indagini da avviate: la fotografarono in pose osé mentre dormiva sul divano a casa di Grillo Jr. Infine, nell'elenco dei testi, compare anche Veronica Chiodino, la consulente tecnica incaricata dalla Procura di tradurre le chat tra Silvia e una sua connazionale norvegese.

A che punto è il processo

L'ultima udienza si è svolta il 16 novembre 2022. Dei quattri imputati, quel giorno, era presente in aula solo Francesco Corsiglia che decise di rilasciare alcune dichiarazioni spontanee. "Non ho mai commesso alcuna violenza sessuale sulla ragazza. - affermò - Studio in Spagna e non posso seguire il processo come vorrei, ma oggi sono qui per ribadire la mia innocenza. Con quella ragazza ho avuto un rapporto sessuale consenziente. Poi mi sono addormentato e non so cosa sia successo in seguito". Tra i testimoni - sette, in totale - c'era anche l'istruttore di kitesurf che, l'indomani del presunto abuso, raccolse le confidenze di Silvia. Decisiva anche la testimonianza del dottore di medicina legale Vera Gloria Merelli, della clinica Mangiagalli di Milano. Nei giorni successivi al fatto, assieme ai due colleghi, la ginecologa Marta Castiglioni e la psicologa Laila Micci, visitò la ragazza riscontrando "lividi da pressione" al braccio destro con "area di soffusione giallo-bluastra, a contorni sfumati" riconducibili a violenza sessuale.

Le accuse nei confronti di Ciro Grillo e gli amici

Secondo l'accusa, Silvia e l'amica Roberta subirono abusi sessuali nella villetta a schiera di proprietà della famiglia Grillo, in un residence di Porto Cervo (Costa Smeralda), la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019. Una delle due, la studentessa italo-norvegese, all'epoca 19enne, sarebbe stata vittima di uno stupro di gruppo, come poi lei stessa denunciò ai carabinieri di Milano dopo essere rientrata dalle vacanze. Roberta, invece, sarebbe stata fotografata in posizioni oscene, a sua insaputa, mentre dormiva sul divano.

Le violenze si sarebbero consumate dopo una serata trascorsa dal gruppo di ragazzi al Billionaire, noto locale dell'isola.

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