Dovremo pagare la nave Ong, Conte becchino (del Pd) e Putin: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il caos a Bruxelles, Carlo Nordio sugli oligarchi russi e la Lega

Dovremo pagare la nave Ong, Conte becchino (del Pd) e Putin: quindi, oggi...

- Nella Lega c’è un po’ di maretta, lo dicevamo anche l’altro giorno. Tre assessori regionali lombardi hanno lasciato il gruppo denunciando “malessere interno” e soprattutto “l’abbandono totale delle tematiche autonomiste nordiste”. È il secondo round dopo l’incontro nel Pavese cui ha partecipato anche Umberto Bossi. Che qualcosa si muova è evidente, ma non so - lo ripeto - se in un partito stalinista come quello leghista basti questo a defenestrare un segretario. Che comunque avrà trasformato il Carroccio, ma l’ha pure preso morente e riportato per tre volte al governo negli ultimi 5 anni.

- sugli arresti di politici a Bruxelles accusati di corruzione col Qatar, tra cui uno del Pd e la vicepresidente del Parlamento Ue, manterrò il silenzio del garantismo.

- Carlo Nordio meriterebbe una statua, anche se per scolpirla aspettiamo di vedere tradotti in fatti gli annunci su intercettazioni e processo mediatico. Però oggi ha detto un’altra cosa molto intelligente e fuori dal coro, come pochi sanno essere. Come noto l’Ue vuole confiscare agli oligarchi russi tutti i beni che hanno in Europa. Scelta politica, che però non può prescindere dallo Stato di diritto: in ogni Paese democratico che si rispetti, infatti, chi viene investito da un provvedimento simile deve essere messo nelle condizioni di poter avere “diritto a un ricorso effettivo e a un giusto processo”. Non possiamo insomma confiscare e amen: quello lo fanno le autocrazie, non le democrazie. “Queste misure infatti incidono su diritti fondamentali della persona, in particolare sul diritto di proprietà. E quindi le garanzie procedurali devono essere ampie e devono consentire una difesa effettiva”. Anche se sono dei russi brutti e cattivi.

- Conte sta per seppellire la sinistra, stile becchino dei dem. Se il Pd non si sbriga a fare il congresso e sta li a discutere sul nome del nuovo partito, penso che il neo-M5S potrà scavalcare a sinistra la sinistra e mandare a casa le correnti. Così in Italia un giorno potremmo vedersi manifestare quell’incredibile paradosso di avere come leader della sinistra l’ex premier del governo più a destra degli ultimi anni.

- Politico28, il ranking annuale dei potenti d’Europa e realizzato dal noto quotidiano, ha messo la Meloni al primo posto dei “disgregatori” europei. Nella descrizione la chiamano “la Duce” e la descrivono come una pecora nera in seno all’Ue. Dicono che “inveisce contro l’immigrazione”, che attacca la “propaganda di genere” che paragona l’aborto alla “cultura della morte” (falso), che denuncia “l’islamizzazione dell’Europa” e considera “barbari” i sostenitori di Black Lives Matter. Diteci: ha anche dei difetti?

- Allora: a me non piacciono le querele e riceverle è una tale rottura di balle che poi uno fa di tutto, quando scrive, per non cascarci. Però ancor più insopportabile di chi mi ha querelato trovo il piagnisteo ricorrente dei giornali che straparlano di libertà di stampa messa a rischio solo perché un presidente del Consiglio sale a Palazzo Chigi e non ritira le denunce contro i cronisti. La mia categoria dovrebbe fare una cosa: un grande bagno di umiltà e credersela molto meno. Che in Italia non c’è nessun rischio per la libertà di stampa, nessuno. Non siamo mica l’Iran.

- Grande intervista del Domani all’autore bosniaco-tedesco, Sasa Stanisc: “Per strappare le radici dalle mani dei sovranisti, bisogna prendere coscienza delle nostre origini”. Ma che diavolo vuol dire? Il primo problema della sinistra è che non parla più come mangia, s’intende il pane e salsiccia della festa dell’Unità. Ormai è fissata col queer, con le schwa, coi discorsi chic dall’eloquio forbito: altro che “coscienza delle origini”, la sinistra deve riprendere contatto con la realtà. Sveglia!

- Non c’è dubbio che lo schema Bettini (M5S+Pd+Leu) possa funzionare. Ma è il vecchio ritornello della sinistra: pensare che mettere insieme tre mondi che tutto sommato non si parlano nella speranza di superare la destra. Tutti dicono: bisogna pensare all’Ulivo. Già, però Prodi vinse le elezioni due volte e per due volte il suo governo durò da Natale a Santo Stefano.

- In Iran il giovane impiccato è stato condannato per "inimicizia contro Dio". E noi stiamo qui a lamentarci dei nostri inutili problemi di ogni giorno, della nostra presunta democrazia malata e tutto il resto. Ogni volta che in Italia ci lamentiamo di attacchi alla libertà di stampa e cretinate varie, dovremmo pensare a Shekari.

- Putin sostiene che un accordo con l’Ucraina sia “inevitabile” e che si baserà sulla situazione sul campo. Mi pare una apertura, che bisogna però capire se e come verrà accolta. Se infatti Kiev punta alla riconquista totale, e se Mosca ritiene di non aver ancora concluso “le operazioni sul campo”, allora sarà un bel casino. E la guerra durerà a lungo.

- Giuseppi Conte sta chiedendo agli scissionisti del M5S i soldi del Tfr indietro. Non so quanti siano, ma anche parlassimo di 10 euro su questo avrebbe ragione. Anche e soprattutto perché quella vecchia volpe di Luigi Di Maio, arrivato in parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno, è colui il quale “ha elaborato, proposto e fatto approvare dal Comitato di garanzia dell’epoca” il regolamento per gli eletti M5S. Se crede in quello che ha scritto quando era leader dei grillini, forse è il caso che dia indietro il danaro. Tanto se tutto va come deve andare, in breve tempo da inviato Ue nel Golfo riuscirà a rimettere su il gruzzoletto.

- Una cosa positiva il caso Saviano-Meloni-Murgia potrebbe averla prodotta: dubito che da oggi in poi ci saranno politici di sinistra che oseranno querelare cronisti critici con loro. Dovrebbero avere la faccia come il didietro. Ah, forse, però…

- Portanova condannato in primo grado per violenza sessuale. Capisco l’imbarazzo del Genoa, ma posizione assunta dalla società è corretta: tenerlo in gruppo, per evitare cause successive in caso di assoluzione in appello; non farlo giocare, perché sarebbe troppo complicato spiegare al mondo che fino a sentenza definitiva è ed sarà innocente. Ma soprattutto, è il caso di attendere le motivazioni della sentenza che chiariranno tutto. Bravi.

- Capisco di essere controcorrente, ma la vera rivoluzione la avremo quando permetteremo a Portanova di giocare fino alla sentenza di terzo grado. Senza fare polemiche. Solo allora il dettato della Costituzione sarà davvero rispettato. È difficile? Certo. Però basterebbe ridurre e di molto i tempi faraonici dei processi. E chiudere tutto in qualche mese, invece che in anni.

- Roger Federer non viene riconosciuto a Wimbledon e viene scambiato per un imbucato. Lui che su quei campi ha vinto tutto. Il mondo degli steward ci regala sempre delle meraviglie, Di Maio escluso…

- Che spettacolo: i colleghi del New York Times scioperano per un giorno e protestano per colpa del mancato aumento dei salari. Stipendio medio al Times? 100mila euro. Forse volevano pure il caviale come ripieno delle brioche?

- Alla fine sbarcano tutte: la Louise Michel, la Geo Barents e pure la Humanity1. Oltre 500 migranti in totale con tanti saluti al braccio di ferro governo-Ong che abbiamo visto solo un mese fa. Cambio di strategia, navi umanitarie che si son fatte più furbe o il governo si è arresto?

- Continua lo scandalo della Iuventa, la nave Ong ferma da cinque anni nel porto di Trapani in attesa che qualcuno giudichi l’operato dell’equipaggio umanitario. Sì, parliamo dello stesso processo in cui né la Procura né la polizia sono riusciti - per ben tre volte - a trovare un interprete con cui interrogare un imputato tedesco. La nave, dicevamo, è sotto sequestro nel porto trapanese e ovviamente, senza manutenzione, sta diventando un rottame. Bene. Il Tribunale ha ordinato allo Capitaneria di Porto, ovvero allo Stato, di rimetterla in sesto con ampi lavori di manutenzione ovviamente a costo della collettività.

Sintetizzo: la procura sequestra, ci mette 5 anni a portare avanti un processo, abbandona la nave che ha sequestrato, la manda in malora e poi i contribuenti devono pagare per rimetterla in sesto. Non vi pare uno scandalo?

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