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Ecco dove vaccinarsi prima di decollare verso i Paesi a rischio

I consigli dello specialista sulle cautele da adottare. I medicinali da avere con sé

Ecco dove vaccinarsi prima di decollare verso i Paesi a rischio
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Con le vacanze di Natale alle porte, c'è chi sta già preparando la valigia o sta pregustando le vacanze sotto le palme e il sole tropicale. Ma è sempre bene prendere qualche precauzione, fatto salvo che chi parte per i Paesi in cui esistono allerte sanitarie, avrebbe dovuto pensare alle vaccinazioni almeno un mese prima di partire.

A questo punto è bene rivolgersi al proprio medico, specificando il tipo di vacanza e l'itinerario: tutti i centri vaccinali della Regione hanno ambulatori dedicati alla profilassi dei viaggiatori, mentre l'ospedale Sacco e gli Spedali Civili di Brescia, offrono ambulatori per le malattie tropicali.

Ci sono comunque delle accortezze che si devono prendere anche a pochi giorni dalla partenza, soprattutto a seconda del tipo di viaggio che si intende fare e dell'itinerario. Per quanto riguarda i viaggi «fai da te» o quelli più avventurosi in mezzo alla natura è bene pensare ai rischi che si possono correre con la febbre emorragica causata dal virus di Marburg per cui attualmente è in corso un'epidemia in alcune zone dell'Etiopia, accertata - stando alle indicazioni del Ministero degli Affari esteri - nella città di Jinka e nella regione dell'Omo meridionale.

Paolo Bonfanti, direttore Malattie infettive dell'Ospedale San Gerardo di Monza e ordinario di Malattie infettive dell'Università Milano-Bicocca ricorda «se si fa un viaggio in zona ad alto rischio sanitario, come questo, è necessario informarsi sul sito dell'Iss, della Farnesina e del Ministero della Salute nella sezione «malattie e vaccinazioni». Non solo, altri Paesi pericolosi sono Repubblica del Congo, Liberia, Ghana, Kenya e Uganda dove è accertata un'epidemia di vaiolo delle scimmie.

«Per quanto riguarda le mete turistiche abituali - continua l'esperto - bisogna capire bene l'entità del rischio che si corre: una malattia molto diffusa è la malaria, la cui profilassi si può fare anche uno/due giorni prima di partire». La malattia è diffusa in alcune zone dell'Africa, dell'Asia e del Sud America, ma a macchia di leopardo alcune aree del Madagascar, della Tanzania e del Sud Africa. «È una malattia molto grave per cui - avverte Bonfanti - è bene proteggersi dalle punture di zanzare con spray e zanzariere. Ma dipende dalle zone».

Attenzione anche alla Dengue che si rischia di contrarre in alcune aree dell'Africa, del Sud America, dell'Asia. In questo caso il vaccino non è consigliato per i viaggiatori, ma solo per chi va per lavoro e quindi per lunghi periodi. «Si manifesta con febbre che dura qualche giorno, se persiste al ritorno dal viaggio è invece bene consultare un medico o un qualsiasi centro di malattie infettive della Regione. La cosa si complica estremamente - continua Bonfanti - se si contrae la Dengue per la seconda volta, dal momento che può sfociare in emorragie».

Uno dei disagi più frequenti nei Paesi molto turistici è la cosiddetta «diarrea del viaggiatore» che può colpire sia chi soggiorna in un resort sia chi si avventura in zone rurali: oltre a prestare attenzione alla qualità dell'acqua (bere solo da bottiglie sigillate) è bene evitare il ghiaccio e le verdure crude lavate con acqua non sicura. «L'antibiotico per la gastroenterite del viaggiatore - spiega Bonfanti - non è detto sia necessario.

Anzi, bisogna evitare l'autoprescrizione. Va invece usato se si trova sangue nelle feci, sintomo che è in atto un'infiammazione ma bisogna consultare un medico». Paracetamolo e sali minerali vanno sempre bene contro il rischio di disidratazione.

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