
Gallipoli, la città inclusiva e spensierata, continua a mostrarsi accogliente verso i turisti, anche quelli meno formali nell’abbigliamento. Non si scandalizza facilmente, tende ad abbracciare ogni forma di espressione, mantenendo il suo spirito conviviale. Ma la tolleranza, a quanto pare, ha un limite.
Troppa "libertà
A testimoniarlo sono le reazioni incredule di residenti, commercianti e frequentatori abituali di via Antonietta De Pace, l’affollata arteria del centro storico. Sempre più spesso, infatti, la strada si trasforma in una passerella di costumi da bagno, talvolta ridotti al minimo. Un fenomeno che ha acceso il dibattito sul decoro urbano, spingendo molti a chiedere al sindaco un intervento deciso e immediato.
Con la stagione balneare ormai ben avviata, il giro di vite sul decoro urbano tarda ad arrivare. Secondo gli esercenti locali, "quando si esagera, persino per una città emancipata come la nostra diventa un problema". Lo scorso anno, ad esempio, fece scalpore la presenza di alcune turiste in nudità integrale davanti alla chiesa della Purità, a pochi passi dal Duomo, immortalate da uno smartphone. Quest’anno, invece, tra gli episodi più discussi c’è quello di un signora appariscente che ha destato non poca sorpresa con il suo abbigliamento estremamente scarno durante una passeggiata tra le bancarelle di souvenir.
L'ordinanza che non arriva
"Cominciamo bene, tanto da riuscire a far notizia in tutta Italia già da ora", commenta con un pizzico di amarezza un commerciante del borgo antico, da settimane invaso dai turisti. La sua richiesta è chiara: "Aspettiamo ancora l’ordinanza per il decoro, anche se temiamo servirà a poco, visto che non si vede quasi mai un agente della polizia locale a farla rispettare. L’anno scorso è stato lo stesso: la norma c’è, ma i controlli latitano". Il sindaco Stefano Minerva, però, si dice pronto a ribattere alle critiche. "Firmo l’ordinanza, che quest’anno sarà anticipata rispetto al passato. I contenuti resteranno gli stessi dello scorso anno, perché la legge non ci consente di modificarli, ma garantisco il massimo impegno su tutti gli aspetti".
Le sanzioni previste
Chi viene sorpreso a passeggiare in costume da bagno o a torso nudo nel centro storico o lungo corso Roma rischia una multa che va da 25 a 150 euro. Il problema, però, è che molti turisti ignorano l’esistenza dell’ordinanza e si trovano spesso impreparati durante i controlli. "La polizia locale è molto attiva — assicura il sindaco — e quando individua i trasgressori, prima li invita a coprirsi. Solo in caso di reiterate violazioni si procede con le sanzioni previste. Gli agenti si impegnano inoltre a diffondere ampiamente l’ordinanza, per renderla un reale deterrente". Il sindaco sottolinea però le difficoltà: "Con l’elevato afflusso di visitatori e i continui ricambi settimanali, far conoscere le regole non è semplice. Al momento non esiste un regolamento specifico, ma siamo molto sensibili alla questione del decoro e lavoriamo con il massimo impegno, nonostante le oggettive difficoltà".
Il messaggio è chiaro: ai visitatori è vietato passeggiare in costume da
bagno nel cuore della città. L’ordinanza, sottolinea il sindaco Stefano Minerva al Corriere, "non è un segno di bigottismo, ma una semplice regola di civiltà e rispetto per il decoro urbano".