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"Grazie Chiara", il Pd in crisi di visibilità incorona la Ferragni

L'apprezzabile beneficenza dell'influencer scatena il dichiarazionismo dem. Dalla Boldrini alla Picierno, tutti in coro con la Ferragni. Come se il placet dei dem fosse stato necessario

"Grazie Chiara", il Pd in crisi di visibilità incorona la Ferragni

Reduce dalle recenti tensioni sulle primarie, il Pd ha finalmente trovato l'unità. No, non quella interna al partito, ben lontana dall'essere raggiunta. Piuttosto, i dem si sono accordati nell'elogiare all'unisono Chiara Ferragni, ormai prossima a salire sul palco del festival di Sanremo. Dopo la decisione dell'influencer di devolvere il proprio cachet sanremese a un'associazione anti-violenza sulle donne (scelta senz'altro apprezzabile), i democrats nostrani sono balzati sul carro degli encomi all'imprenditrice digitale, per incoronare quest'ultima a modo loro. E così, in pochi minuti, è scattato un turbinio di dichiarazioni e di tweet dall'area progressista. Come se quel placet fosse necessario ad avvalorare la buona causa.

Ferragni, gli elogi di Bonaccini e Boldrini

A battere le mani alla Ferragni sono stati i principali esponenti Pd, da Stefano Bonaccini a Laura Boldrini. "Persone che hanno una grande visibilità come la Ferragni possono sicuramente fare la differenza perché con i loro milioni di follower rappresentano un punto di riferimento per le nuove generazioni. Il messaggio positivo diventa ancora più forte quando si sceglie anche di devolvere risorse a strutture e associazioni serie e qualificate che ne fanno buon uso, come in questo caso", ha affermato l'ex presidente della Camera, da sempre in prima linea sui temi legati alle donne. E pure il candidato alla segreteria dem non ha voluto far mancare il proprio plauso, parlando di "segnale importante" da parte dell'influencer. "La battaglia contro la violenza sulle donne deve essere una priorità e un impegno di tutti. A partire dalle istituzioni: dobbiamo fare di più", ha aggiunto.

"Grazie Ferragni"

"Negli stessi giorni in cui emerge il sommerso della realtà di molestie e di violenza anche nel mondo della cultura italiano acquista ancor più valore la personale visibilità di Ferragni messa a disposizione di una battaglia di civiltà per le donne e per l'intero paese. Grazie Ferragni", ha dichiarato invece la senatrice Pd Cecilia D'Elia. A ruota, hanno espresso compiacimento anche l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti, la collega Pina Picierno e la senatrice del Pd Valeria Valente. "Un gesto di grande valore (...) Brava! Per porre fine alla violenza maschile sulle donne serve l'impegno di tutte e tutti", ha twittato l'esponente dem.

Il dichiarazionismo dem

In questo caso sulla lodevole iniziativa della Ferragni non c'era nulla o quasi da obiettare (chi mai potrebbe opporsi alla giusta lotta contro la violenza sulle donne?), per questo fa un po' sorridere la corsa dem al dichiarazionismo facile. Quasi che un mancato commento sulla notizia si potesse confondere con un dissenso. Ma la fascinazione del Pd per la popolare influencer non è certo recente; i progressisti di casa nostra si erano invaghiti dell'imprenditrice digitale già qualche mese fa, quando sulle proprie pagine social Chiara si era lanciata in alcuni

html" data-ga4-click-event-target="internal">improvvidi appelli anti-Meloni alla viglia del voto.

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