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"Obesa, inacidita". Scanzi attacca l'"influencer" che lo sfotte per i capelli

Il giornalista de Il Fatto Quotidiano esprime un'opinione sprezzante nei confronti di una persona in particolare: di chi si tratta?

"Obesa, inacidita". Scanzi attacca l'"influencer" che lo sfotte per i capelli

Il "caso" tricologico che ha coinvolto sul web Andrea Scanzi è stato l'unico che, forse, ha tenuto testa questa settimana a quello decisamente ben più serio sul 41 bis ad Alfredo Cospito. I pettegolezzi - ampiamente smentiti dall'interessato - riguardanti l'uso di un presunto parrucchino da parte del giornalista del Il Fatto Quotidiano durante una recente puntata di Otto e mezzo su La7 hanno scatenato il dibatito sui social network. Ma c'è di più. In uno dei tanti video pubblicati sulla propria pagina Facebook, Scanzi ha voluto togliersi diversi sassolini dalle scarpe ed etichettare alcuni suoi colleghi con degli epiteti non esattamente benevoli nei loro confronti: ma con chi ce l'aveva esattamente?

Scanzi ospite su La7

Partiamo dal principio della vicenda mediatica. Andrea Scanzi partecipa alla puntata della trasmissione televisiva Otto e mezzo lo scorso primo febbraio insieme ad altri ospiti: Paolo Mieli, Italo Bocchino e Nadia Urbinati. Il tema di discussione di quella serata era – inevitabilmente – quello caldissimo relativo alle polemiche riguardanti le rivelazioni di Giovanni Donzelli (Fratelli d'Italia) sulla visita al carcere di Sassari ad Alfredo Cospito di quattro parlamentari del Partito Democratico. Il talk è vivace, soprattutto per via delle opposte opinioni sull'argomento dello stesso Scanzi e di Bocchino. Tuttavia, già nelle ore immediatamente successive, si scatena sui vari social una serie di insinuazioni secondo le quali lo scrittore avrebbe indossato un parrucchino durante il programma. Sarà proprio Andrea Scanzi a smentire categoricamente – e orgogliosamente – questa diceria, chiedendo a gran voce (soprattutto alle donne) di mettere alla prova la veridicità della sua asserzione tirandogli anche fortemente il ciuffo per una decina di minuti abbondanti.

Il passaggio 'incriminato'

Tuttavia la sua "difesa", a un certo punto, intraprende una direzione più collaterale: quella della vendetta dialettica a livello personale. Scanzi non fa mai nomi e cognomi in questa sua intemerata, ma c'è un passaggio particolare di un video pubblicato sulla sua pagina ufficiale di Youtube intitolato "Il silenzio della Meloni è inaccettabile (ma ha un motivo preciso)", in cui l'editorialista del Il Fatto Quotidiano commenta il tutto in questo modo: "In quella puntata di Otto e mezzo a cui ho partecipato, visto che in questo Paese si guarda il dito e non la luna, alla fine si è parlato della mia pettinatura, sobillati anche da qualche cronista diversamente alto e da qualche influencer obesa, inacidita e celebre principalmente per gossip o per interviste compiacenti a deliberati assassini".

Di chi mai stava parlando? Ah, saperlo.

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