Coronavirus

Kraken corre ma non spaventa. E l'Oms: "Mascherine al chiuso"

L’Ecdc: "Dominante in Ue entro due mesi, non dà malattia più grave". Lo studio: in Cina 900 milioni di contagiati

Kraken corre ma non spaventa. E l'Oms: "Mascherine al chiuso"

Kraken e Gryphon mettono in allarme le autorità sanitarie internazionali, Oms e Ecdc, che rispolverano la necessità di usare le mascherine al chiuso e di incentivare il lavoro a distanza. Va subito precisato che Kraken (XBB 1.5) e Gryphon (Bf7), sono entrambe sottovarianti di Omicron ma sono altamente infettive e per il momento circolano poco in Europa. Ma lo scenario può rapidamente cambiare. La prima è dominante negli Usa e tra due mesi, sostiene l'Ecdc, potrebbe esserlo anche in Europa e provocare un incremento di contagi. La seconda dilaga in Cina con un rapporto di infezione di uno a venti. L'Università di Pechino stima che il Covid abbia infettato, all'11 gennaio, già 900 milioni di cinesi, cioè circa il 64% della popolazione. Un numero destinato a moltiplicarsi in occasione del capodanno lunare che sarà festeggiato il 22 gennaio prossimo. In molti si recheranno nelle campagne per raggiungere le famiglie e questo consentirà al virus di circolare allegramente anche nelle zone rurali dove le strutture sanitarie sono carenti e dove vivono molti anziani spesso non vaccinati e ancora «vergini» dalle infezioni. Anche ministero degli Affari agricoli e rurali ha ammesso che le campagne, con 500 milioni di persone, sono l'anello debole nel controllo dell'epidemia. E il picco dell'ondata di Covid sarà molto lungo, due o tre mesi, almeno secondo le previsioni di Zeng Guang, ex capo del Centro cinese per il controllo delle malattie. Ma in una popolazione di un miliardo e 400 milioni di persone, è difficile pensare di frenare l'ondata del Covid. Basti pensare che in una sola giornata si sono messi in viaggio ben 38 milioni di cinesi. Strade e ferrovie sono intasate e le partenze verso Hong Kong sono aumentate del 90%. Per ora, l'ultima ondata ha investito i grandi centri densamente abitati, come Pechino, Guangzhou, Shanghai e Chongqing, dove il peggio sembra ormai passato. Secondo le autorità locali, nello Henan, la terza provincia più popolosa del Paese, quasi il 90% degli abitanti è già stato contagiato. Ma nelle regioni interne del Sichuan, dello Shaanxi, del Gansu e del Qinghai le infezioni raggiungeranno il picco solo nella seconda metà di gennaio. Quanto ai decessi, si sa poco o nulla. Solo Pechino ha ufficializzato 5mila morti dall'inizio della pandemia. Numeri risibili, che contrastano con le previsioni degli esperti sanitari internazionali che prevedono per quest'anno almeno un milione di decessi da Covid in Cina. Ma la minaccia per l'Europa può arrivare anche dall'Occidente. Il Centro di controllo europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie conferma che «esiste una moderata probabilità» che la sottovariante Kraken «diventi dominante nell'Ue e nello Spazio economico europeo e causi un aumento sostanziale del numero di casi di Covid19 entro i prossimi uno o due mesi». Ma se per l'Ecdc il rischio è «basso per la popolazione generale» sale «da moderato ad alto per le persone vulnerabili come gli anziani e le persone non vaccinate e immunocompromesse». Per questo gli esperti raccomandano interventi mirati e non farmacologici «come restare a casa in caso di malattia, telelavoro, uso appropriato di mascherine e buona ventilazione degli spazi interni». In Italia il Covid, per il momento, sembra sotto controllo. Nell'ultima settimana sono diminuiti i casi del 38,2% e i decessi del 25,7%. Il tasso di positività è all'11%, rispetto al 15.

9% di sette giorni prima.

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