
Bene o molto bene: in Italia il 74% delle persone tra i 18 e i 69 anni percepisce così la propria salute, una percentuale che crolla tra chi ha cronicità o riporta sintomi di depressione, ma anche in chi ha difficoltà economiche, bassa istruzione o età che avanza. Mediamente, sono i giovani a dichiararsi più soddisfatti. Questi sono alcuni dei risultati che emergono dal report aggiornato delle Sorveglianze Passi e Passi d’Argento, coordinate dall’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità «Anche tra chi convive con le malattie croniche, c’è chi mantiene una percezione positiva del proprio stato di salute e riesce quindi a controllare il proprio stato di benessere», spiega la ricercatrice del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (Cnapps), Benedetta Contoli.
«È importante sottolineare subito - tiene a precisare la ricercatrice - che non diciamo come stanno gli italiani ma parliamo della loro qualità di vita relativa alla salute, un importante indicatore in sanità pubblica che consente di valutare il benessere, fisico e mentale, degli individui». La percezione della propria salute, prosegue Contoli «è fortemente legata al contesto sociale e culturale in cui vive la persona, all’ambiente di vita e di lavoro, alla presenza di patologie croniche e alla possibilità di accesso ai servizi socio-sanitari necessari per la prevenzione ai diversi livelli e chiaramente alle condizioni socio-economiche».
In particolare, rileva il rapporto, gli intervistati in media dichiarano di aver vissuto quasi 5 giorni in cattive condizioni di salute nel mese precedente il sondaggio e nel dettaglio più di 2 giorni per problemi di salute fisica (per malattie o conseguenze di incidenti) e quasi 3 giorni per problemi legati alla sfera psicologica (problemi emotivi, ansia, depressione o stress); poco più di 1 giorno al mese a causa di questi problemi hanno avuto reali limitazioni nel normale svolgimento delle proprie attività.
Per quanto riguarda le fasce d’età fra gli ultra65enni, i dati rilevano che il 91% delle persone intervistate giudica positivo o discreto il proprio stato di salute generale mentre i più soddisfatti della
propria salute sono i giovani (il 90% dei 18-34enni riferisce di star bene; mentre questa quota scende al 61% fra i 50-69enni). Gli uomini si dicono più soddisfatti delle donne: il 78% contro il 71% del genere femminile.