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L'ultima frontiera woke: lo Scrabble inclusivo dove nessuno perde

Addio ai punteggi e alla competizione: la versione Scrabble Together sarà presto in vendita anche in Europa

L'ultima frontiera woke: lo Scrabble inclusivo dove nessuno perde

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L'ultima frontiera woke: lo Scarabeo inclusivo dove nessuno perde

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Al peggio non c’è fine. La situazione è particolarmente delicata quando nel mirino della religione woke finiscono persino i giochi di società. Sì, perché l’ultima frontiera dei diktat risvegliati chiama in causa lo Scrabble: la nuova edizione è un inno all’inclusione. Un gioco amatissimo da tutte le generazioni e considerato il passatempo ideale per le serate in famiglia o tra amici trasformato nel nadir del buonsenso: non vince né perde nessuno, si gioca senza avversari.

L’edizione woke dello Scrabble sarà presto in vendita in Europa grazie alla Mattel: il classico tabellone segnalerà sia la versione classica, sia la versione “Scrabble Together”. Ma entriamo nel dettaglio. Secondo le prime indiscrezioni, verrà premiata la collaborazione e non la rivalità, spingendo i giocatori a unire le forze per individuare parole sempre nuove e più complicate. Che senso ha? Difficile rispondere al quesito. Secondo alcune teorie, sarebbe un modo per coinvolgere anche chi non ama la competizione. Ossia la Generazione Z, che vuole "connettersi" alle altre persone senza ansie e inquietudine.

Per rivisitare un celebre motto: partecipare non è importante, ma è l’unica cosa che conta. Una novità che rappresenta la naturale evoluzione di un’altra svolta woke risalente al 2022, quando Hasbro e Mattel decisero di rimpolpare l’elenco delle parole vietate dal gioco con termini poco inclusivi, legati soprattutto a minoranze etniche e sessuali. Così lo Scrabble rischia di perdere tutta la sua forza e la sua bellezza, ma il trend è visibile ad occhio nudo. E la preoccupazione principale gli altri giochi di società, destinati a patire lo stesso trattamento. Da Monopoli a Cluedo, passando per Twister. Senza dimenticare Indovina Chi?: difficile non pensare alle proteste di una certa minoranza a proposito delle domande sul genere del personaggio misterioso.

Il dibattito sui social è rovente ed è facile immaginare il perché: Scrabble è prodotto in 28 lingue e dal 1948 ad oggi le vendite hanno superato quota 165 milioni.

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