
Dopo quasi un decennio alla guida creativa di Dior, Maria Grazia Chiuri si prepara a dire addio alla maison francese. A sostituirla, secondo fonti sempre più insistenti, sarà Jonathan Anderson.
Chi andrà al suo posto
La notizia non sorprende gli addetti ai lavori: da mesi circolavano indiscrezioni su un possibile cambio al vertice creativo della storica casa di moda. I sospetti si erano intensificati dopo l’imponente sfilata-evento a Roma, dove Chiuri aveva presentato non solo la collezione pre-fall, ma anche — con un gesto inaspettato — la linea haute couture inizialmente prevista per luglio a Parigi. Un passaggio di testimone importante, che potrebbe segnare una nuova direzione per Dior.
I cambi al vertice
Il segnale più chiaro che qualcosa di concreto si stesse muovendo ai vertici di Dior è arrivato proprio con lo show romano. Un indizio forte, che lasciava intendere come la maison ammiraglia del gruppo LVMH stesse preparando un cambiamento importante. Le voci, però, erano iniziate ben prima. Il tam tam ufficioso era partito alla fine del 2024, quando Jonathan Anderson aveva lasciato Loewe — anch’esso parte dell’universo LVMH — alimentando i sospetti su un imminente passaggio a un altro colosso del gruppo. Poi, per settimane, il silenzio.
Fino ad aprile, quando durante un consiglio con gli azionisti, Bernard Arnault, presidente di LVMH, si sarebbe lasciato sfuggire il nome di Anderson in relazione a Dior. Un attimo di imbarazzo, subito rientrato, che però ha contribuito ad alimentare ulteriormente le speculazioni.
La conferma ufficiale
Pochi giorni dopo, è arrivata la conferma ufficiale dell’ingresso di Jonathan Anderson in Dior — ma, con una precisazione: il ruolo riguardava la linea menswear. Una nomina che, però, non ha mai convinto del tutto gli osservatori del settore. In pochi credevano che uno stilista eclettico, talentuoso e ambizioso come Anderson si sarebbe limitato a dirigere solo Dior Homme. Il suo lavoro da Loewe, soprattutto nel womenswear, è stato talmente incisivo da rilanciare il brand tra i nomi più desiderabili del panorama del lusso.
Per questo, da aprile, il settore aspettava solo l’ufficialità che mettesse fine ai tanti “sembra”. Anche perché, già prima dello show-evento a Roma, gli addetti ai lavori avevano notato un’anomalia mai vista prima: Dior non compariva nel calendario provvisorio dell’haute couture di Parigi. Un’assenza che ha fatto rumore. Oggi, infine, è arrivata la conferma definitiva: il gruppo LVMH ha annunciato l’addio di Maria Grazia Chiuri. Poco dopo, l’elegante congedo della stilista via Instagram: "Abbiamo scritto un capitolo straordinario".
Chi è Anderson
Jonathan Anderson, che compirà 41 anni il prossimo 17 settembre è uno dei nomi più interessanti e rispettati della moda contemporanea. Nato in Irlanda del Nord, si forma al London College of Fashion e nel 2008 fonda il proprio marchio, JW Anderson, guadagnando rapidamente l’attenzione della critica per il suo stile audace e concettuale.
Nel 2013 approda da Loewe, maison storica del gruppo LVMH, dove dà il via a una rivoluzione creativa. Attingendo con intelligenza all’archivio, Anderson riesce a rilanciare il brand spagnolo con una visione nuova, che fonde arte, cultura e sperimentazione. Il risultato? Una rinascita che ha riportato Loewe ai vertici del lusso desiderabile e contemporaneo.
Chi è Maria Grazia Chiuri
Romana, 61 anni, Maria Grazia Chiuri si è formata allo IED di Roma, dove ha conosciuto Pierpaolo Piccioli, con cui ha condiviso un lungo e fortunato percorso creativo. Insieme, dal 2008 al 2016, hanno guidato la direzione artistica di Valentino, dando vita a un decennio di grande riconoscibilità stilistica e successo internazionale.
Nel 2016, Chiuri si trasferisce a Parigi per assumere la direzione creativa di Dior, diventando la prima donna a ricoprire quel ruolo nella storia
della maison. Un incarico durato quasi nove anni, durante i quali ha portato avanti un’estetica personale, femminista e profondamente identitaria, lasciando un’impronta indelebile nella narrazione della moda contemporanea.