
Una tragedia inaccettabile ha scosso la tranquilla cittadina di Naro, in provincia di Agrigento, dove un cane, Merlino, mascotte del quartiere e benvoluto da tutti, è stato sgozzato in pieno giorno, sotto gli occhi di alcuni passanti. L’autore del gesto è un uomo di 27 anni, originario del Mali, già noto alle forze dell’ordine, fermato dai carabinieri e attualmente trattenuto al Cpr di Caltanissetta, in attesa di ulteriori provvedimenti.
L’episodio ha generato un’ondata di rabbia, dolore e sgomento tra i residenti e gli amanti degli animali, che da anni si prendevano cura di Merlino, un cane randagio ma socializzato, diventato parte integrante della vita quotidiana del quartiere.
Un atto violento e incomprensibile
Secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, l'uomo avrebbe agito in maniera brutale e repentina, aggredendo l’animale in strada e infliggendogli un colpo mortale alla gola. Alcuni cittadini presenti sulla scena hanno immediatamente allertato le autorità. Il gesto, violento e immotivato, ha scioccato la comunità, ancora incredula per l’accaduto.
Ma non era il primo episodio inquietante legato allo stesso individuo: come ha denunciato Enrico Rizzi, noto attivista per i diritti degli animali, soltanto pochi giorni prima il 27enne aveva ferito un altro cane randagio gettandogli addosso dell’olio bollente.
L’ipotesi del gesto
Secondo alcune fonti locali e ambienti legati all’attivismo animalista, il gesto potrebbe essere stato motivato dal tentativo di cibarsi dell’animale, anche se questa ipotesi non è stata confermata ufficialmente dalle forze dell’ordine. Tuttavia, la sola circolazione di questa notizia ha alimentato commenti e contenuti razzisti sui social, in particolare su pagine xenofobe.
Le parole del sindaco
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Naro, Milco Dalacchi, che ha espresso il proprio dolore per la perdita di Merlino e ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nel garantire sicurezza e decoro urbano, oltre alla tutela del benessere animale.
"Sin dalle prime segnalazioni – ha dichiarato – l’amministrazione si è attivata in collaborazione con le forze dell’ordine e gli uffici dei servizi sociali. Avevamo tentato di offrire un aiuto concreto al soggetto in questione, fornendogli beni di prima necessità, ma il supporto è stato rifiutato".
Il primo cittadino ha poi aggiunto: "A farne le spese, purtroppo, è stata una piccola anima innocente: un cane docile, accudito
con affetto dai cittadini. Continueremo a monitorare la situazione con la massima attenzione e ci assicureremo che vengano adottate tutte le misure necessarie, incluso l’eventuale espatrio del soggetto coinvolto".