"Le mie mani sono un'arma". L'ultima sparata di Orsini

Il professore-opinionista ha speso 21 minuti per un video dedicato alle sue mani, tra la teoria del conflitto e l'importanza del karate

"Le mie mani sono un'arma". L'ultima sparata di Orsini

Un video da oltre 21 minuti per parlare dell'importanza delle sue mani, definite addirittura un'arma in seguito a presunti studi e ricerche. Questa la nuova trovata di Alessandro Orsini, professore di Sociologia del terrorismo internazionale, noto per le sue posizioni sulla guerra tra Russia e Ucraina. Le sue profezie si sono spesso rivelate sbagliate - basti pensare al mai avvenuto disastro di Kherson - ma lui è sempre rimasto sulla cresta dell'onda. Ora è arrivato il momento di una riflessione a dir poco approfondita sulle sue mani.

"Le mani come un'arma"

"Le mie mani sono state oggetto di studio da parte di psicanalisti, psicologi che hanno addirittura elaborato dei video il modo in cui comunico attraverso il corpo", la riflessione di Orsini:"Hanno detto che le mie mani sono usate come un'arma. E questo è vero, io utilizzo le mani come armi". Tra la teoria del conflitto e l'importanza del karate, il professore ha spiegato come provi attraverso le sue mani a"veicolare dei valori molto profondi e molto importanti".

Orsini si è soffermato sulla battaglia permanente che coinvolge gli individui quotidiamente e sulle risorse che ognuno di noi ha: dall'intelligenza alla bellezza, passando per la furbizia, la disonesta e la violenza. Non poteva mancare un riferimento alle sue lotte nei talk televisivi:"Quando sono coinvolto nei dibattiti tv, sono continuamente coinvolto in una battaglia. Spesso vengo contestato, in passato ero solito partecipare a dirette in cui ero tre contro uno o quattro contro uno. Era una battaglia costante e permanente e dovevo ricorrere a tutte le risorse di cui disponevo. Secondo gli psicologi, le mani sono una risorsa che utilizzo in questa lotta".

L'amore per le arti marziali

Nel corso della sua lunga spiegazione, Orsini ha ricordato il padre - purtroppo mancato nel 2014 a causa di un tumore - e della sua esperienza nel mondo del karate. Un amore nato all'età di 9 anni ed è proprio grazie al karate che ha imparato "a usare le mani come armi". Citando vari detrattori e odiatori, l'opinionista ha spiegato "di essere sempre stato attaccato per prima nei dibattiti televisivi": "Io ho sempre contrattaccato, come previsto dal codice etico del karate. Solo una volta è accaduto il contrario, con Alessandra Moretti". Poi, rivolgendosi ai seguaci, ha spiegato:"Bisogna essere coraggiosi, non bisogna colpire l'avversario alle spalle [...

] Mi piacerebbe fare capire quanto siano belle e importanti le arti marziali e quanti principi etici queste custodicano. Oggi viviamo in un'epoca in cui vanno di moda le Mma, verso cui ho rispetto assoluto, e le arti marziali sono in netto calo".

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