Su cosa ha ragione Giambruno, la sfida di Renzi e l'Italbasket: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le polemiche sul compagno della premier, il verme nel cervello e Bandecchi

Su cosa ha ragione Giambruno, la sfida di Renzi e l'Italbasket: quindi, oggi...

- Ad una signora hanno trovato un verme nel cervello che le faceva perdere la memoria. “Mai visto prima”, assicurano i medici. Già immagino frotte di uomini che non ricordano manco cosa hanno mangiato a pranzo, figuriamoci il compleanno dei figli o della moglie, pronti a prenotare visite dal neurochirurgo per essere sicuri di non averne uno nella scatola cranica.

- A Malta un gruppo di ragazzi italiani scappa dal locale senza pagare. Il video finisce in rete, il padre riconosce il figlio e decide di mandarlo a lavorare da loro. Gratis. Sia lodato il cielo: esistono ancora padri in grado di educare.

- Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, a me sta simpatico. È genuino, pienamente umbro benché sia nato a Livorno e abbia vissuto a Roma. "Grezzo" il giusto, vulcanico, poco diplomatico. Quell’altro lo infastidiva e lui voleva fargli “saltare i denti”. Indecoroso, ovviamente, ma divertente.

- Sull’Italbasket, anche prima della partita con le Filippine, direi questo: Gianmarco Pozzecco o lo accetti per intero o non lo ingaggi. È fatto così. Semmai si tratta di un suo problema: un giorno presidenti federali o di club decideranno che il suo essere così impulsivo non va bene per le grandi squadre. Può migliorare, ma è la sua cifra stilistica.

- Sono il primo a lamentarsi per le scelte arbitrali. Poi però penso che l’Italia ha sbagliato a spanne 40 tiri da tre punti in due partite: mi spiegate perché l’arbitro non potrebbe commettere un errore col fischietto?

- Una volta raccattava voti, ora Renzi punta a 5 milioni di follower sui social. Sintomo che politicamente non sta poi messo così bene.

- Il tribunale di Parigi ha condannato il conduttore televisivo Jean-Marc Morandini, il cosiddetto "re del trash", per molestie sessuali ai danni di un giovane attore. Sei mesi di carcere, pena sospesa. Visto però che il molestato è un uomo, e non una donna, di #MeToo manco a parlarne. Tutti zitti.

- In assenza di appigli per attaccare, davvero, Giorgia Meloni, le opposizioni si accaniscono sul compagno Andrea Giambruno. Il quale ormai ogni singola parola che dice finisce con l’essere preso di mira, non perché conduttore di una trasmissione, ma perché “compagno di…”. Il che secondo gli standard liberal sarebbe pure un tantino sessista.

- Il signor Giambruno, che non conosco, ha affermato la seguente frase in merito agli stupri di Palermo e Caivano. La riportiamo per intero per evitare fraintendimenti: “Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti – non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo – però se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche” perché “poi rischi, effettivamente, che il lupo lo trovi”. E ancora: “Magari uno dice alla figlia di non salire in macchina con uno sconosciuto perché è verissimo che tu non debba essere violentata, perché è una cosa abominevole. Ma se eviti di salire in macchina con uno sconosciuto magari non incorri in quel pericolo”. Io non capisco neppure perché dovremmo star qui a parlare di “victim shaming” o colpevolizzazione della vittima di stupro, sono sincero. In quelle due frasi vedo solo buonsenso. Giambruno non ha addossato la colpa ha nessuno, men che meno alle ragazze abusate. Ha solo affermato una cosa logica: se ti trovi di fronte a una bestia, è meglio essere sobri. Fine.

- L’Italbasket ha vinto. Con qualche fatica, certo. Ma i ragazzi oggi sono sembrati più sciolti delle ultime due partite. Ora inizia il bello. E forse arrivarci da underdog, sfavoriti rispetto alla Serbia, può essere anche utile. A noi piacciono i miracoli.

- Quindi se il centrodestra critica le uscite di Roberto Saviano tutti sbraitano parlando di un attacco alla libertà di stampa. Se il Pd, il M5S, Alleanza Verdi e Sinistra, il cane, il gatto e la mosca mora, invece se la pigliano con Giambruno, nessuno dice nulla. Dove è l’Ordine dei giornalisti? Perché non si lamenta di questa politica che mette nel mirino un cronista e il diritto sacrosanto esprimere un'opinione?

- “Il jet privato di Dan Friedkin, pilotato dallo stesso presidente della Roma, con a bordo Romelu Lukaku, è atterrato a Ciampino”. Sarà pure romanista, ma questo presidente ha stile.

- "Per quanto riguarda le richieste di negoziati con Putin, chiunque chieda questo dovrebbe chiedere al signor Prigozhin, non a noi. Ha avuto un conflitto con Putin. Ha negoziato con successo con Putin, ha posto fine al conflitto, ha concordato garanzie di sicurezza e poi Putin lo ha ucciso”. Lo ha detto il ministro ucraino Kuleba. Tutto sommato, non ha molti torti. Ci si può fidare dello Zar?

- Ci sono poche cose che fanno davvero male al Sud: dare la colpa della propria arretratezza al Nord. È falso, oltre che frutto di un piagnisteo. Di sicuro Garibaldi non era un santo e i Savoia hanno sbagliato, ma ora anche basta. Quindi leggere che l’apertura delle scuole a settembre, anziché ad ottobre, sarebbe stato un regalo alle “lobby degli albergatori” settentrionali mi pare davvero un’idiozia. Mi scusi, Giuseppe De Tomaso, che su Repubblica chiede di tornare ai vecchi tempi: se apriamo gli istituti a ottobre, per tutto il mese di settembre chi li paga i baby sitter dei bambini. Lei?

- Il deputato dem Mauro Berruto parla di “vilipendio della maglia azzurra” sul caso Mancini, ma esagera.

I professionisti sono liberi di andarsene quando vogliono, come vogliono, dove vogliono. E vale in tutti i lavori del mondo, sempre che rispettino i contratti. All’ex ct è arrivata un’offerta faraonica e andrà a incassare milioni di euro all’anno. Solo un cretino, ma uno cretino vero, avrebbe detto di no.

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