
Cos'è il Podcasterone? Sembra la marca di un integratore proteico e invece è il nome di un canale YouTube, aperto solo un mese fa ma che sta già spopolando in rete, stracarico com'è di visualizzazioni e preso d'assalto dai commenti più sdegnati: un carosello che non deve sorprendere, calcolando le dinamiche della viralità via web, e che è lo stesso che non fa che aumentare la visibilità dei creator di questo nuovo spazio virtuale: Flavio Raponi e Petar Duper, due culturisti italiani che un giorno si sono seduti davanti a un microfono per pontificare a ruota libera sulle proprie idee, meglio ancora sulle proprie tossiche opinioni in merito a femminilità, mascolinità, rapporti di coppia, ruoli di genere, famiglia e molto altro. In appena cinque contributi abbiamo così appreso dalle loro bocche che le donne sono tradizionalmente prostitute (tutte quante, non se ne salva una!) e che al momento, in preda a una sorta di crisi d'identità, sono costrette a ricoprire il ruolo di cacciatore maschile; mentre gli uomini sarebbero rammolliti mentali, idioti dotati del mero apparato muscoloscheletrico che va in cerca di gratificazioni sessuali e di poco altro; e sullo sfondo, un mondo di relazioni extracarnali che è praticamente impossibile o addirittura impensabile, a detta degli uomini, e dove «il privilegio di una donna è nascere figa», come chiarito nel video inaugurale del canale, e ovviamente la sua peggiore disgrazia è nascere brutta, condannandosi a una vita mortificante e inutile, del tutto priva di valore. Come se non bastasse, i due opinionisti che paiono usciti fuori dal petroso mondo dei Flintstones riescono a disquisire di soldi, status sociali e dipendenze digitali, trovando perfino il tempo per dedicarsi alla genetica riproduttiva e alla «psicologia evolutiva ancestrale», come l'hanno definita, responsabile a detta loro del libertinaggio intrinseco femminile: un elenco esaltante che questi guru autoproclamati promettono di nutrire podcast dopo podcast, non avendo ancora terminato la propria crociata.
Difatti non sono che al principio di quello che io vorrei fosse una parodia, se vogliamo anche un fumetto, magari un ibrido demenziale tirato su per far ridere mezzo mondo, quando invece è un fatto, un fatto reale, erede incontestabile dell'assurdità dei nostri tempi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.