Attualità

"Potevo venire anch'io...", "Stupido". È scontro tra Santoro e Calenda

Michele Santoro ha punto Carlo Calenda per la manifestazione di Milano per l'Ucraina concomitante con quella di Roma: irruzione in studio del leader di Azione

"Potevo venire anch'io...", "Stupido". È scontro tra Santoro e Calenda

Scontro acceso a Dimartedì tra Michele Santoro e Carlo Calenda. Il leader di Azione ha fatto irruzione nello studio del programma di Giovanni Floris prima dell'orario ufficiale previsto per il suo ingresso per replicare alle parole del giornalista, che ha criticato la manifestazione di Milano per l'Ucraina organizzata proprio da Calenda che, a suo dire, avrebbe tentato di prevaricare mediaticamente quella di Roma, molto più grande. "Ma i tg possono mettere quella manifestazione di 500 poveretti lì a Milano accanto alla manifestazione dei 100mila a Roma? Ma poi Calenda è uno che fa la manifestazione per la pace per presentare il candidato del Terzo Polo a Milano", ha attaccato Santoro.

Mentre Santoro ragionava sul punto con Giovanni Floris, Carlo Calenda ha fatto irruzione in studio ben prima di quando non gli spettasse. Il leader di Azione ha salutato Santoro e prima che potesse replicare, il giornalista l'ha infilzato ancora: "Potevo venire anche io a Milano, così eravate 301". Carlo Calenda, che non è certo noto per la sua ironia, ha replicato stizzito: "Che modo di fare stupido per una persona che, come lei, ha fatto tanta testimonianza delle proprie posizioni, anche quando erano di minoranza". Michele Santoro torna a pungere Calenda: "C’è una manifestazione a Roma con 100mila persone? E io ne faccio una piccolina a Milano, così oscuro quella di Roma".

Ma il leader di Azione non ci sta a passare come guastafeste e si difende dall'accusa mossa da Santoro: "La manifestazione di Roma aveva una sua posizione, la nostra una posizione diversa. E in queste due manifestazioni c’è la bellezza della democrazia". Quindi, Calenda ha cercato di stuzzicare Santoro, pungendolo sulle sue posizioni in merito all'Ucraina: "Io sinceramente manco ho capito la sua posizione". Ma il giornalista non abbocca e contrattacca: "Io invece la sua l’ho capita.

Guerra fino alla guerra nucleare".

Commenti