Dermorexia, cos'è l'ossessione che spopola sui social

Sempre più persone, soprattutto giovanissimi, stanno trasformando l'eccessiva cura della propria pelle in una malattia

Dermorexia, cos'è l'ossessione che spopola sui social
00:00 00:00

Skincare e beauty routine potrebbero essere messe al bando sui social network molto presto. Il motivo è legato all'allarme lanciato dagli esperti del settore che, preoccupati per la crescente ossessione dei giovani per la cura della pelle, hanno coniato il termine dermorexia per identificare i malati di skincare. Già, perché anche l'uso eccessivo di creme, detergenti e prodotti di bellezza, spesso testati per seguire mode e trend virali, può avere effetti gravi e controproducenti sulla salute della pelle.

Come nasce il termine

La prima a parlare di dermorexia è stata la beauty reporter americana Jessica DeFino che, nelle sue rubriche sul New York Times e sul Guardian, ha usato più volte il termine per descrivere i comportamenti ossessivi che si stanno iniziando a osservare in ambito skincare. Una definizione quasi clinica della dermorexia, che altro non è che l'ossessione per la cura della pelle e per il raggiungimento di un obiettivo estetico che diventa dannoso e che influisce negativamente sulla salute della pelle e della salute mentale. DeFino ha sottolineato che l'emergere di questo fenomeno è coinciso con l'aumento delle patologie dermatologiche come dermatiti e ipersensibilità della pelle.

Il mito della glass skin

Negli ultimi anni l'ideale della "pelle perfetta" è diventato un vero e proprio mito. I social e l'industria cosmetica alimentano l'idea che esista una pelle senza pori, sempre luminosa e priva di imperfezioni. Il trend della glass skin coreana, con la sua promessa di epidermide lucida come vetro, è l'emblema di questa illusione che richiama salute e giovinezza. Un "sogno" che nasconde in realtà un paradosso: più si cerca la pelle impeccabile, più la si danneggia con infiammazioni che alimentano un circolo vizioso. Infatti, cercare di raggiungere l'obiettivo della pelle perfetta - con lunghe skincare, decine di prodotti e trattamenti sempre diversi e innovativi - è dannoso perché può compromettere la barriera cutanea favorendo la comparsa di condizioni infiammatorie come acne, psoriasi, rosacea, eczema e dermatite.

La parola agli esperti

A dirlo sono gli esperti, che guardano alla dermorexia con preoccupazione. "Il problema preoccupa perché coinvolge tanti giovani e porta a scelte dannose. Chi soffre di dermorexia non solo abusa dei prodotti ma spesso ne sceglie di poco adatti alle proprie esigenze", spiega Elisabetta Fulgione della clinica Dermatologica dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli: "Chi soffre di dermorexia ha un'ansia eccessiva per imperfezioni anche minime, come pori dilatati, lievi arrossamenti o piccole rughe; l'impatto sulla qualità di vita è molto negativo, perché sono vissuti come difetti inaccettabili. I pazienti usano tanti prodotti ma spesso senza necessità o senza considerare il tipo di pelle, inoltre hanno l'impulso a sperimentare dermocosmetici sempre nuovi anche se la cute non ne ha bisogno".

A essere vittime di dermorexia sono soprattutto i giovanissimi: "Sempre più ragazzi e ragazze in età puberale sono attratti dalla cura della pelle in modo patologico e usano già dagli 11 anni scrub, peeling domiciliari, sieri antirughe. Cercano consigli su internet, ma vanno anche dagli specialisti per visite dermatologiche o medico-estetiche perché già da giovanissimi hanno paura di sviluppare rughe o inestetismi".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica