"Rabbia, paura e odio...". Rula Jebreal attacca il governo sul caso Bce

La giornalista commenta le dichiarazioni del ministro Crosetto sulla Bce e attacca l'esecutivo: "Scaricano la colpa. Questo è ciò che offre il governo di estrema destra"

"Rabbia, paura e odio...". Rula Jebreal attacca il governo sul caso Bce

Se c'è un pretesto per attaccare il governo Meloni, è assai probabile che Rula Jebreal lo colga al volo. Stavolta la giornalisa palestinese ha tralasciato eccezionalmente le polemiche sul presunto allarme fascismo (uno dei suoi leitmotiv) e si è invece concentrata sull'economia. Lo spunto per l'ennesimo tweet infuocato è arrivato con l'allarme lanciato dal ministro Crosetto sulle nuove politiche della Bce. L'esponente di governo, infatti, aveva evidenziato i potenziali pericoli per l'Italia dovuti all'aumento dei tassi di interesse e dai più limitati acquisti di bond da parte della Banca centrale. Poteva la Jebreal esimersi dal dire la sua?

Sui social la giornalista ha ripreso l'intervista nella quale Crosetto denunciava il "troppo potere" della Bce e si è lanciata nella critica antigovernativa. "Il ministro della Difesa italiano attacca la politica monetaria della Banca centrale dell'Ue: rivendica le radici della Bce contro l'Italia. Questo è ciò che offre il governo di estrema destra italiano: lamentele politiche, cospirazioni, ignoranza, incompetenza, scaricano la colpa sul fallimento del governo Meloni nell'arrestare l'inflazione. Rabbia, paura e odio", ha twittato la giornalista, accusando l'esecutivo di centrodestra (in carica da pochi mesi) di fare lo scaricabarile.

"Basta il buon senso di una massaia per capire che alcune decisioni provocano effetti negativi perché amplificano la crisi", aveva avvertito Crosetto dalle pagine di Repubblica. Ma ora anche le legittime perplessità politiche di un governo nazionale vengono lette dai detrattori come un pericoloso attacco alle istituzioni europee. Lo stesso Mario Monti, nelle scorse ore, aveva ammonito il governo chiedendo implicitamente all'Italia di abbassare la cresta. "Ci sono casi in cui il silenzio è più utile", aveva osservato l'ex premier. E ancora: "Se l'obiettivo di certe dichiarazioni è evitare un rialzo dei tassi, esse non avranno seguito reale".

Nonostante le lezioni di Monti e della Jebreal, la maggioranza ha però condiviso le rilevazioni di Crosetto ravvisando concreti rischi non solo per il nostro Paese. "La politica della Banca Centrale Europea, in questo momento, di alzare i tassi inseguendo le iniziative della Fed americana ci porta dritti a sbattere contro un muro (...) La Bce non dovrebbe avere solo un mandato di tipo monetario ed è per questo che condivido quanto detto dal ministro Crosetto.

La politica economica che sta portando avanti la Bce si sta rivelando dannosa per tutta Europa, non solo per l'Italia", ha affermato al riguardo il vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè.

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