L'Iss sfiorata da un detrito di un razzo russo

Gli astronauti della Nasa a bordo della stazione avrebbero dovuto installare nuovi pannelli fotovoltaici. L'intervento è stato rinviato a causa di una manovra necessaria per schivare un detrito

L'Iss sfiorata da un detrito di un razzo russo

L'International Space Station ha avuto un altro imprevisto. Questa volta a rallentare i tempi di azione è stata la presenza di un detrito spaziale che ha obbligato l'Iss a realizzare una manovra imprevista di evitamento.

L'obiettivo di oggi degli astronauti della Nasa era quello di effettuare la passeggiata spaziale per installare il quarto dei sei nuovi pannelli solari flessibili iRosa (International Space Station Roll-Out Solar Array), il quale avrebbe dovuto aumentare del 30% l'energia elettrica a disposizione della stazione. Quando i nuovi strumenti verranno installati e la postazione sarà completa si passerà da 160 a 215 kilowatt complessivi. L'operazione extra-veicolare (Eva) dei due astronauti americani, Francisco "Frank" Rubio e Josh Cassada, dovrebbe avere, quando sarà possibile realizzarla, una durata poco superiore alle 7 ore. Oltre a Rubio e Cassada, se tutto dovesse rimanere uguale, parteciperanno altri 3 membri dell'equipaggio: Nicole Mann della Nasa, Koichi Wakata dell'agenzia spaziale giapponese Jaxa e il comandante della Iss Sergey Prokopyev di Roscosmos.

A causa dei detriti gli astronauti hanno dovuto rinviare la passeggiata spaziale. Come, infatti, ha fatto sapere l'agenzia spaziale americana, il fatto che un detrito dello stadio superiore Fregat-Sb di un razzo russo fosse in orbita non ha permesso ai cosmonauti di procedere in sicurezza. Ad ogni modo, per adesso non c'è alcun pericolo per l'equipaggio a bordo. Per realizzare la manovra sono stati usati i propulsori della navetta russa Progress 81 ancorata alla Iss. L'accensione è avvenuta alle 14:42 e ha permesso di smarcare il detrito. Quest'ultimo avrebbe potuto passare a meno di 400 metri, una distanza che nello spazio per la velocità che viene assunta dagli oggetti in movimento è molto ravvicinata.

La missione di oggi, dopo il guasto avuto dalla Soyuz che ha iniziato a perdere liquido refrigerante mentre era attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale, avrebbe rappresentato il ritorno all'operatività. Quanto accaduto sulla capsula Soyuz MS-22 la scorsa settimana ha altrettanto interrotto la passeggiata spaziale dei cosmonauti russi. Sulla Stazione spaziale internazionale americani e russi cooperano e quanto accaduto per aggiustare la Soyuz ne è la dimostrazione.

Lo stesso capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, Yuri Borisov, in quell'occasione ha elogiato pubblicamente la vicenda: "Salutate l'intero team americano. Si sono dimostrati molto validi in questa situazione e ci hanno dato una mano, ma spero che ce la caveremo da soli".

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