Occhio ai ciucci: trovata sostanza chimica artificiale connessa a tumori e obesità

Dopo la rilevazione di bisfenolo è scattato l'allarme: quali sono gli effetti sulla salute umana

Occhio ai ciucci: trovata sostanza chimica artificiale connessa a tumori e obesità
00:00 00:00

Le analisi effettuate su alcuni ciucci realizzati da tre celebri marchi europei hanno rivelato la presenza di una sostanza chimica artificiale considerata responsabile dello sviluppo di tumori, obesità e problematiche a livello riproduttivo.

I risultati degli esami promossi dall'associazione di consumatori ceca dTest, diffusi dal The Guardian, documentano tracce di bisfenolo A (BPA) nei ciucci prodotti dall'olandese Philips, dagli svizzeri di Curaprox, dediti principalmente all'igiene orale, e dalla francese Sophie La Girafe, marca di giocattoli. Dopo il polverone sollevato dal quotidiano britannico, la celebre multinazionale dei Paesi Bassi ha respinto le accuse sostenendo di aver replicato i test senza aver trovato tracce di bisfenolo, mentre l'azienda transalpina ha parlato di quantità irrilevanti.

Il problema è che tutti e tre i prodotti sono venduti come "BPA free" o realizzati "in gomma naturale", e questo proprio perché l'UE ha usato il pugno duro contro tale sostanza pericolosissima, bandendola dall'utilizzo per la realizzazione di biberon e di oggetti destinati a stare a contatto col cibo. "Gli effetti del BPA sulla salute sono estesi", ha spiegato l'attivista del Chem Trust Chloe Topping,"cancro al seno, cancro alla prostata, endometriosi, malattie cardiache, obesità, diabete, alterazione del sistema immunitario, effetti sulla riproduzione, sullo sviluppo del cervello e sul comportamento, incluso il comportamento nei bambini".

Questa sostanza chimica artificiale, utilizzata in particolar modo nella produzione di materie plastiche, produce infatti gli effetti più devastanti proprio nei bambini, dal momento che essi"sono ancora in fase di sviluppo, e i loro organi sono molto sensibili alle alterazioni", ha aggiunto l'esperta, "e il problema delle sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino è che possono agire a concentrazioni molto, molto basse".

Per effettuare i test, i ricercatori hanno comprato 19 diversi ciucci di diversi marchi provenienti da negozi fisici di Repubblica Ceca, Slovenia e Ungheria, e 2 acquistati online su Temu. Per simulare cosa può accadere nella bocca di un bimbo, il prodotto è rimasto immerso per una mezzora a 37°C in una soluzione di saliva artificiale. Le analisi condotte sul liquido hanno rivelato la presenza di bisfenolo A in 4 prodotti.

La concentrazione maggiore è segnalata per il ciuccio Curaprox Baby Grow con Love, venduto come "BPA free": si parla di 19 microgrammi per chilogrammo, quantità che oltrepassa quindi il limite di 10 µg fissato dall'UE.

Oltre il limite, al secondo posto dei peggiori, il ciuccio di Sophie La Girafe, che secondo l'etichetta è realizzato "in gomma naturale": la concentrazione di BPA è di 3 µg/kg, di poco superiore (2 µg/kg) a quelle rilevate sia nel ciuccio Philips Avent ultra air (commercializzato per essere "senza BPA) e in un succhiotto venduto da Temu e realizzato dalla Foshan City Saidah.

Curaden, l'azienda alle spalle di Curaprox, si è detta sorpresa dal risultato e, dopo aver effettuato delle controanalisi, ha deciso di intervenire:"Per eccesso di cautela e in linea con il nostro impegno per la qualità, Curaden ha immediatamente deciso di ritirare proattivamente dal mercato i ciucci dei lotti interessati e di offrire rimborsi a tutti i clienti interessati", ha dichiarato un portavoce del colosso svizzero.

"Non abbiamo più ciucci nel nostro catalogo da un po' di tempo", si è invece limitato a dichiarare un portavoce della francese Sophie la Girafe: sul portale online si vedono ancora foto di neonati che utilizzano un ciuccio da loro prodotto, ma effettivamente il prodotto non è più reperibile sul sito.

"In ogni caso", ha precisato il responsabile dell'azienda, "tutti i nostri prodotti sono sottoposti a test esclusivi BPA prima di essere commercializzati, effettuati da un laboratorio accreditato".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica