Come è nato l'uovo di Pasqua: la storia

Usanza antichissima, l'uovo di Pasqua è da sempre augurio di fortuna e prosperità

Come è nato l'uovo di Pasqua: la storia
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Una delle usanze più antiche e piacevoli del periodo pasquale è sicuramente lo scambio in dono di bellissime (e buonissime) uova di cioccolato al cui interno è custodita una sorpresa.

La tradizione delle uova di Pasqua trae origine nella notte dei tempi. Già gli antichi egizi e i persiani usavano regalarsi a vicenda delle uova, simbolo della vita prossima a schiudersi, in occasione dell'arrivo della primavera e della rinascita della natura dopo i lunghi e cupi mesi invernali. Questa simbologia viene fatta propria dal cristianesimo, a rappresentazione del miracolo della Resurrezione, giacché la Pasqua cade proprio di primavera.

Durante il Medioevo nacque l'uso di bollire le uova avvolte in foglie e fiori per colorarle e quindi poi regalarle in segno di buon augurio, prosperità e abbondanza.

Nello stesso periodo - tra re, principi e duchi - si arrivò a donare uova artificiali realizzate o rivestite in materiali preziosi come oro e argento. Edoardo I Plantageneto, sovrano d'Inghilterra, commissionò agli orafi reali ben 450 uova rivestite d'oro da regalare ai membri dell'aristocrazia e del clero in occasione della Pasqua.

Ma le uova d'oro per eccellenza, simbolo di lusso e opulenza, furono sicuramente quelle create dal gioielliere di corte degli Zar , Peter Karl Fabergè. Realizzò dei veri capolavori dal valore inestimabile, costellati di diamanti , rubini e altre gemme scintillanti. A Fabergè si deve anche l'invenzione della sorpresa all'interno delle uova: in alcune di esse nascose preziose miniature di pulcini d'oro e della corona imperiale dei Romanov.

Per volontà di un altro grande monarca, il Re Sole di Francia, furono invece realizzate le prime uova di cioccolato, non preziose come l'oro ma quasi, dato il grande valore del cacao da poco giunto in Europa che lo rendeva accessibile solo alle classi più abbienti. Un primato conteso dai maestri cioccolatieri della Torino del '700, che certamente crearono nello stesso periodo dei prototipi nel dolce materiale.

Da allora le uova di cioccolato si sono diffuse tra la popolazione dapprima solo nelle botteghe dei

pasticceri e poi nella grande industria dolciaria. Ora ce ne sono per tutti i gusti, al cioccolato fondente, bianco, al pistacchio e per tutte le tasche. Una dolce coccola in grado di regalare sorrisi a grandi e piccini.

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