Su Instagram ti insegnano ogni giorno come vivere e guadagnare

Lo fanno per lavoro, mentre tu li guardi per abitudine. Davvero pensi che serva a te?

Su Instagram ti insegnano ogni giorno come vivere e guadagnare

Oh, sovrappensiero, cazzeggiando sui social, stavo pensando: ma non è che il nuovo sottoproletariato sono proprio gli influencer digitali? Ogni volta che apro un social, uno qualsiasi, che sia Instagram, TikTok, YouTube, persino LinkedIn (che doveva essere il rifugio degli adulti disillusi e invece è diventato il paradiso degli ex disoccupati motivazionali) trovo qualcuno che mi spiega come fare qualcosa. Ma non “qualcosa” nel senso generico.

A prima vista ti sembrano degli scappati di casa e invece ti spiegano tutto: mi spiegano come vivere, come dormire, come svegliarmi alle 5, come diventare ricco dormendo, come guadagnare 15.000 dollari al mese con un corso su come guadagnare 15.000 dollari al mese, come mangiare meglio, come respirare col diaframma, come avere la pelle liscia come Hyram, lo “skinfluencer”, quello che è diventato milionario parlando di creme su TikTok e ora vende le sue, ovviamente, perché se sei bravo a parlare di un prodotto prima o poi ti viene voglia di essere quel prodotto. Mi spiegano come creare un sito con un click (fa tutto l’AI e io ti spiego come!), come usare ChatGPT per farmi scrivere la bio, i post, i reel, le risposte ai DM e perfino la descrizione del reel in cui spiego come usare ChatGPT per scrivere la descrizione del reel.

Mi spiegano che se ho meno di 1000 follower posso comunque guadagnare 30.000 sterline al mese, me lo dice Aimee Duncan, content creator, coach, stratega di non si sa cosa, che parla tre volte al giorno, sempre col tono di chi ha appena avuto un’epifania nel traffico (che poi si chiamano content creator benché i content siano tutti uguali e come creator si copiano l’un l’altro).

Me lo dice anche Jenny (come ci sono capitato lo sa solo l’algoritmo), madre di quattro figli, che guadagna 6000 dollari a settimana con un side hustle “digitale”, anche se non mi è mai chiaro cos’è, forse rivende eBook scritti da altri su come fare side hustle digitali (boh, comunque ok). Mi spiegano come risparmiare usando il cashback di Venmo, mi spiegano come monetizzare anche i pensieri più idioti (o meglio “virali”), come vendere PDF vuoti con titoli pieni, mi spiegano come ottimizzare la propria esistenza in 9 step riassunti in 3 slide, mi spiegano come essere un me meglio di me, che di certo non voglio diventare come loro.

E la cosa più assurda è che mi spiegano anche cose di cui non me ne frega assolutamente niente, però hanno tanti follower (la maggior parte delle volte comprati, tanto la gente guarda solo il numero). Mi spiegano come fare soldi con le affiliazioni di prodotti che non uso, come costruire funnel di email per newsletter che non leggo, come diventare ghostwriter di gente che non scrive, come aprire un canale YouTube in cui commento video che non ho guardato, come ottimizzare il mio tempo libero per farlo diventare un flusso di contenuti scalabili. Mi spiegano come depurarmi con dei kit detox che promettono di ripulire il mio corpo da tossine immaginarie (meno male ci sono Bernardini e Bressanini, ma loro sono due, questi sono migliaia) mentre loro vendono succhi al cetriolo dalla vasca a idromassaggio con lo sfondo di Mykonos e la caption “Pulito dentro, ricco fuori”.

Nel frattempo altri mi spiegano come cucinare (a me, mi spiassero meglio, ordino tutto su Justeat e Glovo): pasta fatta in casa, panettoni, pancakes proteici, pollo in 18 varianti, avocado su ogni cosa, dolci che sembrano pornografia alimentare e vengono tagliati lentamente col coltello per il godimento visuale, e una voce fuori campo dice “vi lascio la ricetta qui sotto”. Il bello è che subito dopo arriva un altro video, di un altro che ti spiega come dimagrire. Ti spiega come bruciare esattamente quello che l’altro ti ha appena spiegato come cucinare, ti spiega che devi muoverti, devi alzarti, devi fare squat, devi fare cardio, devi fare 10.000 passi, devi bere due litri d’acqua e poi ancora detox, e se non funziona è colpa tua, ti mancano costanza, disciplina, determinazione e il tappetino giusto, però tranquillo, c’è un altro che ti spiega dove comprare tutto, da lui.

Aveva ragione Wilde, che diceva: quelli che non sono stati capaci di imparare si sono messi a insegnare, solo che adesso, nel mondo dei reel, dei corsi, dei template, dei pdf che si piddieffano da soli, si sono messi a spiegare tutto, anche quello che non sanno, anche quello che non serve, soprattutto quello che non serve, e lo spiegano con sicurezza, tanta passione, luci perfette, sottotitoli (indispendabili per non perderti neppure una parola) e lo spiegano ogni giorno, a tutti, senza sosta, come se la salvezza dell’umanità dipendesse da come si scrive una caption in tono empatico.

E poi ci sono i maschi alfa in camicia nera, come Andrew Tate, che vivono in ville con la piscina e ti vendono un corso da 49 euro al mese in cui ti spiegano che puoi diventare ricco anche tu se paghi per imparare a diventare ricco come loro. E io mi chiedo: ma se siete così ricchi, così arrivati, così felici, così soddisfatti, così col Rolex (patacca) al polso, cosa ci fate ancora qui a parlarmi? Non dovreste essere in un’isola privata a bere cocktail con l’ombrellino mentre delegate la vostra esistenza a una segretaria virtuale?

Invece no. Sono lì ogni giorno, a spiegarmi qualcosa, a spiegare qualcosa a tutti voi. Gratuitamente. O quasi (se vuoi saperne di più devi scaricare un’app, iscriverti al loro corso online, e c’è pure chi fa corsi su come fare corsi). Mi insegnano come crescere su TikTok, come usare Notion per diventare un imprenditore anche se non ho nulla da offrire, come costruire un’identità partendo da un logo, da una palette colori e da una serie di post in cui scrivo frasi che non penserei neppure sotto tortura però sembrano sagge, saranno virali, diventeranno meme. Mi insegnano che l’importante è il contenuto e il contenuto è il contenitore, e quindi basta montarlo bene.

Insomma, ti spiegano tutto, sempre, anche quello che non hanno capito. Non serve sapere, basta spiegare. Non serve nemmeno fare, basta montare.

Tu guardi, ascolti, magari salvi il reel (hai visto mai), scorri, dimentichi, e intanto ti dicono che puoi cambiare la tua vita in 90 secondi.nMa sono già passati. E il poveraccio che si sta insegnando a essere ricco è lì che pensa a cosa inventarsi per il prossimo reel.

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