Sanremo 2023

"Tragedia a lungo dimenticata". A Sanremo il ricordo delle foibe

Dopo gli appelli dei giorni scorsi, all'Ariston il doveroso ricordo dell'eccidio perpetrato dai partigiani titini. Amadeus legge Egea Haffner, poi riflette: "La libertà di conquista ricordando"

"Tragedia a lungo dimenticata". A Sanremo il ricordo delle foibe

"La libertà non si conquista dimenticando o rimuovendo, ma ricordando. Sempre". Tra le canzoni e l'intrattenimento, un momento serio. Doveroso. Al festival di Sanremo è stato ricordato il dramma delle foibe proprio nel giorno in cui l'Italia commemora "una delle pagine più tragiche della nostra storia". Così l'ha definita anche Amadeus, che - dopo gli appelli e le polemiche dei giorni scorsi - ha celebrato la dolorosa memoria nel corso della quarta serata della kermesse.

Il ricordo delle foibe

Per farlo, sedendo in platea all'Ariston, il presentatore ha letto uno dei passaggi più drammatici de "La bambina con la valigia", libro che raccoglie la testimonianza di Egea Haffner, donna simbolo dell'esodo giuliano dalmata. A Sanremo è stato così rievocato il dolore di una famiglia spezzata dall'ideologia violenta della dittatura comunista di Tito. "Le donne della mia famiglia pregarono e sperarono che mio padre venisse rilasciato perché non aveva mai fatto nulla di male ai partigiani slavi che ora spadroneggiavano in città...", ha letto Amadeus, in un teatro assorto nel rispettoso silenzio. Il padre della esule Haffner fu prelevato a casa dalla polizia di Tito, senza fare più ritorno.

"Una delle pagine più tragiche"

Amadeus ha quindi guadagnato il palco e si è posizionato davanti all'iconica immagine della testimone, ritratta nella sua fanciullezza con una valigia tra le mani e la scritta: "Esule giuliana 30001". Così, il presentatore ha sottolineato: "Il 10 febbraio è la giornata del ricordo, istituita per tenere viva la memoria di una delle pagine più tragiche della nostra storia: l'eccidio di migliaia di nostri connazionali gettati nelle Foibe dalle milizie del maresciallo Tito e l'esilio di centinaia di migliaia di italiani costretti a lasciare la loro terra e i loro averi. Una vicenda a lungo dimenticata, che appartiene all'epoca oscura delle dittature e fa riflettere sul valore della memoria e soprattutto della verità".

Gli appelli della politica e il ricordo

Nei giorni scorsi vari appelli erano stati inoltrati agli organizzatori del Festival affinché sul palco più popolare d'Italia ci fosse uno spazio per il doveroso ricordo del massacro subito da migliaia di italiani. Dal mondo politico, era stato il centrodestra a farsi portavoce di questa istanza. "Ci sono tanti temi cruciali e nessuno è meno importante di un altro. Vedremo cosa fare...", aveva in un primo momento fatto sapere Amadeus, senza dare certezze.

Alla fine ha prevalso il buon senso e la memoria è stata omaggiata in diretta tv.

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