Quindi, oggi...

Zaki cacciato da Gaza, Fazio smetta col vittimismo e il canone Rai: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la guerra a Gaza, le vignette su Netanyahu e Zaki

Zaki cacciato da Gaza, Fazio smetta col vittimismo e il canone Rai: quindi, oggi...

- Spero sia un refuso, di cui sapete che in questa rubrica siamo i leader massimi riconosciuti a livello mondiale. Però oggi Repubblica ha titolato così un suo pezzo: “L’esecuzione di sondate israeliane in una base: la strage di Hamas ripresa da una GoPro”. “Soldate”. Chiamarle “soldatesse” vi sembrava troppo maschilista?

- Ha ragione il direttore di questo Giornale quando dice che da giorni ormai non si fa che lanciare appelli a Israele a non radere al suolo Gaza, ma nessuno - o quasi - ha ancora chiesto ad Hamas di liberare i 199 ostaggi civili (ripeto: civili) che tiene in mano. Non sono prigionieri di guerra, non sono soldati, sono civili. Ed è un crimine tenerli in ostaggio.

- L’assalto alla Cgil fu una delle cose più idiote che Forza Nuova, Fiore e Castellino abbiano fatto nella loro esistenza. Però signori miei: 10 anni di carcere per aver spaccato qualche mobile mi sembra oggettivamente un po’ tantino. No?

- Moni Ovadia ha fatto affermazioni discutibili sulla guerra in Israele ("una politica di totale cecità, di occupazione e colonizzazione”), sulle responsabilità di Netanyahu e su Hamas. Si possono condividere o meno, ma si chiamano “affermazioni discutibili” proprio perché in democrazia ogni opinione è oggetto di dibattito. Le idee si criticano. Magari le si combattono. Ma non serve chiedere le dimissioni dalla direzione di un teatro (in questo caso di Ferrara) per simili affermazioni, a meno che - ovviamente - il soggetto in questione non abbia detto bestialità offensive o inneggi al terrorismo (tipo: “Viva Hamas”). Se non l’ha fatto, allora: perché cacciarlo?

- Allo stesso modo, pur non condividendo granché la vignetta del collaboratore del Guardian, è sbagliato licenziarlo per il suo disegno su Netanyahu. Primo: non è offensiva. Secondo: non è palesemente antisemita. Terzo: ricordiamoci sempre abbiamo passato mesi a difendere giustamente la libertà di Charlie Hebdoe di pubblicare le sue orribili e offensive vignette.

- Taglio del Canone Rai, ovvero la tassa più odiata dagli italiani. Bene così. E non solo perché risparmieremo 20 euro all’anno, che valgono una pizza con birra e patatine (con tanto di cin cin in onore di viale Mazzini). Ma perché l’idea è quella di andare via via a ridurlo fino alla sua totale eliminazione. Protesta ovviamente la Federazione nazionale della stampa italiana: “Il governo ha avviato il ridimensionamento del Servizio Pubblico”. E dove sarebbe la notizia negativa? La tv di Stato, infatti, può stare sul mercato senza bisogno di costringere i cittadini a versare 70 euro di abbonamento all’anno.

- Ora che Fabio Fazio ha debuttato su Discovery, ed è andato pure bene, possiamo tranquillamente dire che la democrazia in Italia è sana e che nessuno viene censurato ma si applicano banalmente le leggi del mercato. No?

- Se le opposizioni definiscono “senza visione” la manovra finanziaria varata dal governo, vuol dire che tutto sommato così malaccio non è. O meglio: vuol dire che appare equilibrata, senza regalie inutili o soldi buttati nel cesso. E per la media dei governi italiani, sarebbe già un grosso risultato.

- Da noi c’è chi è andato in pensione a 50 anni e ancora gode dell’assegno gentilmente offerto dal sottoscritto e da altri lavoratori, mentre in Giappone una nonnina di 93 anni è ancora lì che lavora da McDonald’s nonostante l’avanzata età. Non ditelo all’Inps sennò la prende da esempio e sono guai per chi sogna l’agognato risposo.

- Intanto che noi siamo indaffarati, Putin e Xi Jinping si vedranno a Pechino con tanti saluti alla Corte Internazionale dell’Aia. Vladimir terrà il discorso di apertura subito dopo il presidente cinese, sarà una sorta di ospite d’onore. Dove sono finiti quelli che “presto la Cina mollerà al suo destino Mosca”?

- Beh ma nell’intervista di Cazzullo a Patrick Zaki c’è un dettaglio veramente succulento. Questo: “Io sono cristiano e di sinistra, non sono un integralista islamico. In Egitto quelli come me vengono uccisi dagli integralisti islamici. Nel 2014 raccolsi aiuti umanitari per Gaza ma mi dissero che era meglio che non andassi a portarli perché non sarei stato il benvenuto”. Capito quanto sono umani questi di Hamas nella Striscia? Manco loro vogliono Zaki.

- Non ho ben capito la sinistra che esulta per il risultato elettorale della Polonia dove il primo partito è quello dell’ultraconservatore Kaczynsky e al secondo posto è arrivato il filoeuropeo, ma sempre di destra, Donald Tusk.

- Di tutta ‘sta storia dei bus elettrici che a Venezia cascano dai cavalcavia, vanno a sbattere contro i piloni o non frenano, a me preoccupa una sola cosa. Che siano tutti stati realizzati in Cina, dove evidentemente costano meno e hanno maggiore autonomia. Ls società che li produce, la Yutong, detiene il 25% del mercato mondiale di bus elettrici e ne produce qualcosa come 400 al giorno. Prima o poi, se non daranno problemi seri, finiranno col soppiantare i nostri mezzi a benzina. Con tanti saluti all’automotive europeo.

- Leggerei il pezzo che il Fatto pubblica sulle sue pagine e che forse manco Travaglio ha trovato il tempo di scorrere. Vi si accusa Bibi Netanyahu di aver foraggiato la Striscia di Gaza lasciando che il Qatar investisse lì danaro che finiva ad Hamas, ma soprattutto di aver dato “permessi di lavoro agli operai di Gaza”.

Cioè, mi spiego: stanno accusando Bibi di essere stato troppo morbido con i palestinesi e di aver concesso permessi di lavoro a futuri terroristi. Lo sanno, quelli che sventolano il Fatto, accusano Netanyahu e al tempo stesso si spacciano come "no border"?

Commenti