Audace colpo dei soliti ignoti Rubati orologi per un milione

Topi d’appartamento in azione in pieno giorno in via Melloni. Sparita una collezione di pezzi rari e antichi

Un milioncino di euro, tondo tondo, che, per chi trovasse ancora più comodo ragionare in lire, fa grosso modo un paio di vecchi miliardi. A tanto ammonterebbe il danno denunciato da un sessantenne che l’altra sera, tornato a casa, ha avuto la brutta sorpresa di scoprire il passaggio dei ladri. Che dopo aver messo tutto a soqquadro se ne sono andati con il pingue bottino: oggetti preziosi, argenteria, ma soprattutto una ricca collezione di orologi antichi e moderni, tutti ugualmente preziosi. La Questura ha inviato la scientifica per rilevare tracce, impronte, indizi. Forte il sospetto che il colpo fosse «mirato» e i ladri siano andati non a casaccio ma a colpo sicuro.
L’audace colpo, evidentemente compiuto durante il pomeriggio, è stato messo a segno sabato in una elegante abitazione di via Macedonio Melloni, zona Monforte. Franco T., 61 anni, rientrato a casa per cena intorno alle 20, già sul pianerottolo si è sentito gelare il sangue nelle vene. La porta d’ingresso era forzata. L’uomo ha spinto l’uscio ed è entrato, trovando puntuale conferma ai suoi sospetti: l’interno era sottosopra, cassetti rovesciati a terra, mobili spostati, un disastro.
Non ci sono dubbi, sono passati i voraci «topi d’appartamento». Un rapido controllo e la vittima ha scoperto come siano spariti monili vari, soprammobili, oggetti in argento. Ma soprattutto non ci sono più i suoi preziosi orologi, di varie marche ed epoche, una vasta collezione pazientemente costruita in anni di faticose e costose ricerche. Una facile preda del resto, perché Franco T. non ha mai pensato di dotarsi di una robusta cassaforte, ma ha semplicemente riposto il suo «tesoro» in vetrinette e armadi.
A quel punto l’uomo si è precipitato in Questura, raccontando, quasi tra le lacrime, quel che gli era appena capitato.

Ai poliziotti non è rimasto che il solito lavoro di routine: prima la scientifica a casa per rilevare ogni indizio, poi il classico giro tra informatori, ladri e ricettatori, in cerca di uno spunto investigativo per venire a capo del furto milionario. Che dovrebbe essere stato eseguito da professionisti, perfettamente a conoscenza dell’esistenza di un simile «tesoro».

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