da Milano
Lautunno caldo delle tariffe sembra non fermarsi più. Dopo i rincari delle bollette energetiche - luce e gas - ora sono le Ferrovie ad annunciare nuovi aumenti. Niente di immediato, ma in un futuro molto prossimo. Lannuncio è stato dato dalla stesso presidente delle Ferrovie, Innocenzo Cipolletta: «Dopo gli aumenti dei biglietti ferroviari del 9% decisi a inizio anno - ha detto Cipolletta a margine di un convegno su Di Vittorio - contiamo di fare aumenti analoghi nel prossimo futuro».
Cipolletta ha ricordato che gli aumenti sono già stati stabiliti nel piano industriale e il momento in cui scatteranno verrà deciso con il governo: «Il nostro piano contiene una serie di adeguamenti - ha ricordato il presidente di Ferrovie - ma alla fine del piano i nostri prezzi saranno comunque drammaticamente inferiori a tutti quelli degli altri Paesi». Cipolletta ha rilevato che gli aumenti dei biglietti ferroviari sono necessari soprattutto per fare nuovi investimenti, e che le Ferrovie chiuderanno il 2007 «meglio di quanto previsto».
Gli aumenti sarebbero del 3% per le tratte regionali e fino al 12% per quelle più remunerative.
Commentando i dati della semestrale appena presentati, infatti, Cipolletta ha detto che sono stati «premiati gli sforzi di unazienda che ha 97mila dipendenti. Sono stati fatti risparmi interni molto importanti e abbiamo anche razionalizzato una parte della struttura. In questo primo anno di piano industriale - ha aggiunto - abbiamo compiuto uno sforzo molto importante. Ci sono ancora difficoltà finanziarie perché il debito delle Ferrovie è ancora elevato. A fronte dei risultati conseguiti in questi sei mesi, guardiamo ora con fiducia al futuro. Penso che riusciremo a fare meglio del piano. E se sarà così, ne saremo ben felici».
Poi il presidente ha aggiunto: «Riconosco che il governo ha fatto la sua parte attribuendo un contributo, come avviene in tutti i Paesi, per il trasporto su ferro».
Parlando infine dellindagine aperta dallAntitrust per presunto abuso di posizione dominante nel trasporto merci, ha detto: «Pensiamo di essere totalmente nella legalità e di avere fatto quello che dovevamo fare. Studiamo le carte, siamo tranquilli».
Ci vorrà qualche giorno per esaminare la questione - viene riferito dallazienda -: «In realtà è un fatto che risale già a qualche anno fa, ma ci sono recenti decreti del ministero che si sono espressi facendo chiarezza sulla vicenda».
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