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Aurora, morta in un cortile. Un giallo risolto a metà

Ieri i carabinieri di Milano, d'intesa con la Procura, avevano diffuso due frame ripresi dal fotogramma ripreso da una telecamera di via Padova la sera prima

Aurora, morta in un cortile. Un giallo risolto a metà
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"È lei, è nostra figlia adottiva, è Aurora".

Davanti alle foto del cadavere inviate dal comando provinciale dei carabinieri di Milano alla tenenza di Fondi, in provincia di Latina, ieri pomeriggio Mirko Livoli ha riconosciuto la figlia 19enne. Si chiamava Aurora ed era sparita dalla casa dove abitava con i genitori, a Monte San Biagio (LT), lo scorso 4 novembre, giorno in cui ne era stata denunciata formalmente la scomparsa: è lei la ragazza trovata morta a Milano nel cortile interno del mega complesso residenziale di via privata Paruta 74-76 alle 8.30 di lunedì.

Stando alle prime informazioni, dopo la scomparsa da casa i genitori l'avevano cercata più volte ma inutilmente al telefono, senza mai ricevere risposta. L'ultimo contatto risale al 26 novembre, quando Aurora aveva detto a mamma e papà che stava bene, ma che non aveva intenzione di tornare a casa, senza fornire alcuna indicazioni su dove si trovasse e su come tirasse avanti. Del resto Aurora Livoli aveva problemi comportamentali. Aveva detto ai genitori che veniva a Milano per frequentare l'università, ma loro non ci avevano messo molto a capire che in realtà la figlia viveva un po' come capitava.

Ieri i carabinieri di Milano, d'intesa con la Procura, avevano diffuso due frame ripresi dal fotogramma ripreso da una telecamera di via Padova la sera prima. Tutto questo nella speranza che qualcuno riconoscesse quella che fino ad allora era il corpo senza vita di una sconosciuta, trovato seminudo ma senza documenti. E i genitori di Aurora, che quei frame li hanno visti online nel pomeriggio, si sono recati subito dai carabinieri locali spiegando che quella era la loro figlia.

Il fotogramma in questione ritrae Arianna con un uomo alto e magro, che cammina dietro di lei.

La telecamera riprende di nuovo l'uomo circa un'ora dopo, mentre percorre la stessa strada in senso opposto, da solo. La sensazione degli investigatori è che Aurora e quell'uomo si conoscessero, che stessero andando nello stesso posto.

Oggi l'autopsia spiegherà com'è morta la 19enne. E speriamo aiuti a risalire a chi l'ha uccisa.

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