Cè chi potrebbe salire, come il livello degli autisti della Camera dei deputati che chiedono di passare dal primo al secondo; e chi potrebbe scendere, come il livello delle casse di Montecitorio che, se la richiesta di promozione degli uomini delle auto blu dellufficio di presidenza e dei presidenti di commissione - 28 in tutto - sarà accolta, potrebbero essere decurtate della bellezza di 343mila euro lanno.
Tutta colpa di una vertenza che si trascina dallormai lontanissimo 1981 e che, forse, adesso sta per avviarsi a soluzione. Questa la storia. Ventotto anni fa sette autisti chiedono di salire di grado, dal primo al secondo livello, a causa dei rischi legati alla loro attività. Ma la Camera risponde picche, opponendo ricorso alla Commissione giurisdizionale. I sette non mollano. E continuano a insistere. Insisti che ti insisti, si arriva allanno di grazia 2008, mese di marzo, quando la Sezione giurisdizionale dellufficio di presidenza gira la patata bollente al presidente della Camera, allepoca Fausto Bertinotti, che prontamente passa la palla al suo successore, Gianfranco Fini. Fini gira di nuovo il caso allo Sgup, che però rispedisce tutto al mittente, lufficio di presidenza della Camera. Così si arriva a oggi, con lapertura di un tavolo di trattativa con i sindacati.
Il problema non è laumento dello stipendio in sé, ma la sua retroattività.
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