nostro inviato a Tokio
Al Tokio Motor Show 2007, aperto al pubblico dal 27 ottobre all11 novembre, va in scena la profonda crisi del mercato giapponese dellauto: 27 mesi consecutivi di flessione delle vendite (meno 9,6 per cento da gennaio a settembre) con laggravante delle prime difficoltà denunciate dal colosso Toyota, da anni esempio mondiale di efficienza per tutto il settore.
Oltre a perdere posizioni sul mercato domestico (meno 4,3 per cento a settembre), il gruppo di Nagoya si è visto sfilare da General Motors la posizione di leader tra i costruttori di veicoli. Nei primi 9 mesi, infatti, Gm ha riconquistato il podio più alto dopo averlo perso tra gennaio e giugno. Dallinizio dellanno gli americani hanno venduto 7,06 milioni di veicoli, 10mila in più dei rivali.
A premiare Detroit è stato il buon andamento delle consegne fuori dagli Stati Uniti (Brasile, Russia e Cina), in controtendenza rispetto ai risultati ottenuti in Nordamerica.
Il ribaltamento della situazione a favore di General Motors è da addebitare anche al fatto che Toyota, nel terzo trimestre, ha registrato costantemente un calo delle vendite negli Usa, il suo mercato estero principale. Non da meno, poi, è lapprezzamento dello yen, che riduce la convenienza del marchio proprio sul mercato americano.
Al contrario, il gruppo guidato da Rick Wagoner può beneficiare del forte rialzo delleuro contro il dollaro, che tra laltro consente a Detroit di introitare utili più cospicui allatto della conversione in valuta Usa dei profitti conseguiti in Europa. Il testa a testa tra i due colossi proseguirà nei prossimi mesi e, alla fine, dovrebbe essere Toyota a spuntarla su Gm con 9,42 milioni di veicoli prodotti rispetto ai 9,285 milioni previsti dagli americani. Ma per Toyota, in questo momento, il vero smacco arriva dai risultati dello studio di Consumer Reports: riguarda lo scricchiolio che limmagine dei giapponesi ha subito negli Usa, fatto così eclatante da meritare nei giorni scorsi la copertina del Financial Times.
Le nuove auto e truck di Toyota, in pratica, hanno ottenuto una classifica sotto la media in tema di affidabilità. Meglio hanno fatto Honda e Subaru. A questo si aggiunge il richiamo, qui in Giappone, di 470mila veicoli per problemi al serbatoio.
Il caso Toyota sarà sicuramente uno dei temi centrali del Tokio Motor Show insieme ai seri problemi dellindustria locale dellauto.
«Il nostro mercato - ha commentato allarmato nei giorni scorsi il top manager di Honda, Koichi Kindo - sta soffrendo parecchio e il calo delle vendite è impressionante».
Periodo non facile anche per Nissan che chiuderà lanno fiscale 2007-2008 vendendo 700mila veicoli in Giappone. Per lamministratore delegato, Toshiyuki Shiga, nulla è cambiato anche dopo il bilancio del primo semestre fiscale, chiusosi in calo del 5 per cento. Questa flessione dovrebbe caratterizzare lintera stagione.
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