Auto, attacco alla Fiat Marchionne in trincea

da Milano

Con l’arrivo dell’autunno si accende la sfida nell’industria dell’automobile. Quest’anno, però, la competizione tra costruttori ha nella crisi economica e dei consumi, che ha affossato le vendite in Europa e comincia a intaccare anche realtà come la Russia, la Cina e l’India, l’avversario più difficile da battere. Il Salone «Mondial» di Parigi, che aprirà i battenti la prossima settimana, sarà l’occasione per capire la forza di reazione del settore. Nel frattempo, mentre in Italia anche settembre chiuderà con un dato pesante (il Centro studi Promotor stima un’altra flessione a due cifre), Fiat Group Automobiles dovrà difendersi e rispondere agli attacchi dei concorrenti nei segmenti di mercato da sempre più redditizi per il Lingotto.
Le insidie maggiori arrivano da Volkswagen e Ford, rispettivamente con la sesta generazione della Golf, e con l’accoppiata Fiesta-Ka. Queste ultime pronte a dare battaglia a Fiat Grande Punto (segmento B) e Panda (segmento A), mentre avversaria diretta della nuova Golf è sicuramente la Bravo. Ma anche Renault con la riedizione della «media» Mégane, il cui design è stato affidato a un italiano, e Toyota con la rivoluzionaria iQ, lunga meno di tre metri, hanno tutte le carte in regola per dare del filo da torcere al gruppo guidato da Sergio Marchionne. «Difficile, in questo momento, è il mercato italiano - afferma Lorenzo Sistino, amministratore delegato di Fiat Automobiles, da alcuni giorni tornato a guidare anche la divisione Professional della casa torinese -; i dati recenti, comunque, dicono che il marchio Fiat è cresciuto come quota sia nel nostro Paese sia nel resto dell’Europa. Quale strategia stiamo adottando Oltreconfine per far fronte alla situazione? All’estero facciamo molta leva sulla 500 allo scopo di spostare in alto l’immagine del brand. Posso dire che ci stiamo riuscendo, come confermano le rilevazioni. In Italia cerchiamo di andare il più possibile incontro alla clientela, attraverso finanziamenti a tasso zero, nessun anticipo e altre azioni del genere». E la risposta di Torino alla raffica di novità in arrivo dai diretti concorrenti? «Bravo è ancora da considerare un modello nuovo - risponde Sistino - e la Grande Punto non è vecchia, anzi. I lanci di Golf e Fiesta non possono che fare bene al mercato.

Da parte nostra proporremo la 500 cabrio nella prima metà del 2009».
Che la guardia dev’essere tenuta sempre alta, soprattutto in questo ultimo scorcio d’anno, lo ha ribadito sabato lo stesso ad Marchionne: «Anno duro, non è una passeggiata in campagna».

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