Auto, effetto-bonus per Francia e Germania

Ben venga la primavera per il mercato italiano dell’auto. Per la fine dell’inverno, infatti, sono attesi i primi effetti benefici delle nuove rottamazioni entrate in vigore il 7 febbraio. Il mese in corso, secondo le prime stime, dovrebbe chiudersi ancora con un dato pesante, risentendo in misura molto limitata degli incentivi. Gli operatori del settore, pur notando più movimento nelle concessionarie, prevedono un risultato negativo a due cifre: «Non il 32,6% di gennaio, ma superiore al 20%, almeno stando agli indicatori di metà mese».
La spinta generata dagli incentivi, intanto, comincia ad avvertirsi nei Paesi europei che per primi hanno dato il via libera ai bonus. Francia e Germania sono in cima alla lista. In un mercato continentale che ha visto le immatricolazioni di veicoli aprire il 2009 con un meno 27%, nei due Paesi le agevolazioni per l’acquisto di vetture hanno frenato la caduta delle vendite: meno 7,9% in Francia e meno 14,2% in Germania, dove l’effetto incentivi dovrebbe portare, rispettivamente, 220mila e almeno 400mila auto in più a fine anno.
«In Germania - commenta nell’analisi mensile l’Unrae (l’Unione italiana degli importatori) - il meno 14,2% non ha destato allarmi in quanto, a gennaio, la raccolta degli ordini è stata buona». L’accelerazione del mercato tedesco deriva soprattutto dall’entità del bonus a disposizione (2.500 euro a fronte della demolizione di una vettura con più di nove anni d’anzianità, e niente tassa di circolazione per un anno se si acquista un’auto Euro 4.
«Ciò che adesso chiediamo con urgenza - afferma Gianni Filipponi, segretario generale dell’Unrae - è la riapertura del credito al consumo, fenomeno che per il mercato dell’auto ha un’importanza specifica, visto l’altissimo numero di vendite rateizzate». In effetti, come spiega Giuseppe Piano Mortari, direttore operativo di Assofin, «il tasso medio dei finanziamenti erogati in Italia nel 2008 è cresciuto solo dell’1,4% rispetto al più 9,5% del 2007 e al 12,5% del periodo 2001-2007. Per quanto riguarda le auto, i prestiti erogati presso le concessionarie nel 2008 sono diminuiti del 18%, mentre quelli per l’acquisto di moto del 14%». A incidere di più sul crollo delle vendite resta sempre, a parere di Gian Primo Quagliano (Centro Studi Promotor), «l’impatto psicologico e reale della cosiddetta crisi reale». «Anche se - aggiunge l’analista - la fiducia dei consumatori, in tutta l’area euro, cala molto meno di quella degli operatori economici».
A soffrire, comunque, non sono solo i mercati maturi, ma anche quelli dell’Est europeo (meno 34% dopo il meno 10,7% di dicembre), su cui le case hanno cominciato a puntare. A «salvarsi» è la Polonia (meno 5,3%), mentre il dato peggiore si registra in Lettonia (meno 77,5%).
Un cenno, infine, ai prodotti.

È stata la Golf della Volkswagen l’auto più venduta in Europa a gennaio, seguita dalla Ford Fiesta e dalla Peugeot 207. La stima è dell’istituto di analisi Jato Dynamics che ricorda anche come la Fiat Panda, (settima) ha guadagnato due posizioni rispetto al gennaio 2008.

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