Economia

Auto, il mercato americano riparte e «boccia» macchinoni e Suv:

In agosto le vendite dovrebbero tornare a
superare, dopo un anno, il milione di unità. La Gm risponde ai timori dei concessionari anticipando di tasca propria gli incentivi varati dalla Casa Bianca. La crescita della richiesta di veicoli compatti è un buon viatico per Fiat

La società di previsioni del settore auto J.D. Power & Associates ritiene che le vendite retail di automobili negli Usa ad agosto probabilmente supereranno il milione di unità per la prima volta in 12 mesi, sostenute dal programma di rottamazione.
Il rialzo di agosto sullo stesso mese 2008 dovrebbe attestarsi al 2%, il primo segno positivo nelle vendite retail da giugno 2007. Con il magazzino convogliato verso le vendite retail, le consegne per le flotte aziendali ad agosto sono attese in calo di oltre il 50% su base annua. Di conseguenza, le immatricolazioni totali di veicoli leggeri questo mese dovrebbero attestarsi a 1,1 milioni di unità con una flessione contenuta all'8% da agosto 2008.
Il tasso annualizzato destagionalizzato di agosto per le vendite totali di veicoli sale così a 12,2 a milioni di unità da 11 milioni di luglio.
La General Motors ha intanto deciso di anticipare ai propri concessionari i fondi per coprire gli incentivi alla rottamazione, in attesa che il governo vagli tutte le richieste. Lo comunica la stessa casa automobilistica, spiegando che gli anticipi offrono liquidità ai concessionari in attesa dei rimborsi da parte del governo.
Negli ultimi due mesi le vendite in casa Gm sono risultate superiori alle previsioni di circa 60mila unità grazie proprio al piano di incentivi alla rottamazione varato dall'amministrazione Usa. A causa dei ritardi nel vagliare le domande, molti concessionari americani temono che i 3 miliardi di dollari a disposizione nell'ambito del programma, vadano esauriti prima di ricevere i rimborsi. La Gm, in proposito, ha voluto giocare d'anticipo.
Negli Stati Uniti, comunque, alla vigilia del ritorno dell'italiana Fiat con i suoi modelli compatti (500 e Alfa Romeo MiTo) si sta assistendo a un boom dei veicoli di dimensioni contenute. Secondo le statistiche elaborate dal Department of transportation e relative al totale delle vendite inserite nel programma «Cars» al 15 agosto, le dieci auto più richieste negli Usa sono per l'80% di provenienza non americana (anzi, per il 90%, visto che la Ford Focus nasce da un progetto europeo) e sono sostanzialmente modelli dei segmenti B e C, un tempo considerati marginali in un mercato che privilegiava macchinonì, grandi Suv e altrettanto giganteschi pick-up.
Grazie a «Cars», gli americani hanno scoperto il piacere di guidare (e soprattutto di rifornire) auto come la Toyota Corolla, che è la più incentivata, o la Honda Civic che occupa la seconda posizione. Nella classifica del 15 agosto il terzo posto è occupato dalla Ford Focus, seguita da Toyota Camry, Toyota Prius, Hyundai Elantra, Ford Escape, Honda Fit (la versione Usa della nostra Jazz), Nissan Versa e Honda Cr-V. La Dodge Caliber è uscita della top ten dei veicoli preferiti nel programma di rottamazione e la stessa sorte è toccata alla Chevrolet Cobalt, lasciando alla Ford il compito di rappresentare l'industria statunitense in questo programma che - nelle intenzioni di Barack Obama - doveva rivitalizzare non solo il commercio, ma anche la produzione dei tre big di Detroit.
Così al momento Toyota, con il 18,9% delle vendite, ha sostituito la General Motors al vertice del mercato Usa (la sua quota è scesa dal 18,7 al 17,6%).

Ford è ora al 15,4% mentre la quota del Gruppo Chrysler è scesa dal 10,6% del 5 agosto al 9,1% di qualche giorno fa.

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