«Il livello basso degli ordini è lindicatore delle pessime condizioni in cui il mercato italiano dellauto si accinge ad affrontare i prossimi mesi». È Gianni Filipponi, direttore generale dellUnrae, lassociazione che rappresenta le case estere operanti in Italia, a lanciare lennesimo allarme sulle prospettive del settore. «I 145mila contratti con cui si è chiuso febbraio, cifra che rispetto allanalogo mese del 2009 registra una flessione di quasi il 35% - aggiunge Filipponi - è la punta delliceberg di uno scenario molto negativo, allinterno del quale si evidenziano anche le forti difficoltà in cui si muove la domanda di vetture con motorizzazione a basso impatto: Gpl, metano, ibrida». Secondo lUnrae, «la cancellazione dei bonus per questa tipologia di vetture porterà a una forte flessione delle vendite che darà vita a un difficile 2010». Quanto ai dati diffusi ieri sulle immatricolazioni di febbraio, per lUnrae «si tratta, infatti, della coda, che si protrarrà sino a marzo, delle immatricolazioni di vetture». Anche per il Centro Studi Promotor si prospetta «una primavera nera» e da aprile le immatricolazioni dovrebbero far registrare cali rilevanti, con la previsione di una riduzione delle vendite complessive del 20% nel 2010. «Considerando lassenza di interventi - osserva Eugenio Razelli, presidente dellAnfia (la filiera italiana dellautomotive) - questo ci porterà al massimo a un mercato di 1,7/1,8 milioni a fine anno, dai 2,158 milioni del 2009». È dunque per nulla confortante il balzo del 20,6% delle immatricolazioni registrato a febbraio. Difficili da commentare sono anche i risultati delle singole case automobilistiche. Tra queste, il gruppo Fiat ha realizzato il mese scorso un più +16,8%, perdendo però quasi un punto di quota mercato, ora al 31 per cento.
In calo a febbraio è invece il mercato delle due ruote che ha segnato lo scorso mese, per i veicoli superiori a 50 cc, una flessione del 7,4%, come riferisce in una nota Confindustria Ancma.
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