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Auto, robot e bestie del mito in guerra dopo il "risveglio"

Il settimo episodio della saga ha per protagonisti un militare cacciato dall'esercito e una archeologa

Auto, robot e bestie del mito in guerra dopo il "risveglio"

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È il settimo film della saga dei Trasformers, dopo i cinque film di Michael Bay e lo spin off Bumblebee del 2018. Nella sequenza temporale del racconto però, Transformers: il risveglio, da domani 7 giugno al cinema in Italia, si colloca come sequel di Bumblebee e prequel del primo film del 2007.

Ambientato nel 1994, segue di poco gli eventi di Bumblebee, ma dice il regista Steven Caple Jr. (Creed II): «La storia che raccontiamo ha un approccio molto differente rispetto agli altri film. Ci sarà, almeno inizialmente, più conflitto fra gli autobots e gli umani». Sarebbe presuntuoso dare a un film di cassetta un significato troppo profondo, dice il regista: «Non vogliamo certo spiegare cosa sta succedendo nel mondo oggi, i suoi conflitti reali. Non è stato quello il motivo per cui abbiamo voluto raccontare questa storia, però è vero che ci sono delle assonanze. Stiamo vivendo un momento di conflitto, il mondo è diviso, l'Europa è in guerra, e forse in maniera non cosciente abbiamo in qualche modo voluto dare un segnale, trasmettere il messaggio che un ritorno all'unità, superare il conflitto è possibile».

In questa settima avventura, come sempre stipata di spettacolari scene d'azione, si assisterà ad un'alleanza fra gli autobots, le mitiche auto che si trasformano in robots, con i Terrorcons, che si trasformano in bestie mitologiche. Terrorcons furono una linea di giocattoli Transformers distribuita dalla americana Hasbro fra il 1995 e il 2000 da cui fu tratta una serie televisiva d'animazione, intitolata Rombi di tuono e cieli di fuoco per i Biocombat (Beast Wars: Transformers), che debuttò nel 1996 e si concluse nel 1999.

Per Steven Caple i robot che si trasformano in belle auto - l'autobot Mirage diventa una Porsche, e il collega Arcee una Ducati - sono solo parte successo della saga. È, dice il regista, soprattutto l'amore a reggere il gioco: «Questi film, nonostante le scene d'azione, le esplosioni, gli inseguimenti e le lotte, hanno un cuore. I combattimenti rappresentati non sono fini a sé stessi ma sono lotte per un bene superiore. Inoltre, negli anni, la saga è sempre stata in grado di tenere il passo con i cambiamenti culturali del giorno d'oggi». Se i primi film infatti raccontavano le avventure di una coppia bianca (Shia LaBeouf e Megan Fox) alleata ai robot, questo settimo lungometraggio, in segno della diversità che Hollywood si è imposta, vede un protagonista di origini portoricane, Anthony Ramos che interpreta Noah, un ex-militare che abita a Brooklyn con la famiglia. Noah è «un eroe imperfetto e vulnerabile che nella vita ha commesso degli errori ed è ansioso di redimersi dopo essere stato congedato con disonore dall'esercito» dice l'attore che il grande pubblico ha conosciuto con il musical Sognando a New York. «È bravo a lavorare nel campo dell'elettronica e nella meccanica, e per questo il mondo dei robot gli è famigliare. Sta cercando uno scopo nella vita». Ramos è nato nel 1991 e da bambino aveva un'ossessione: «La serie animata Rombi di tuono e cieli di fuoco. Andava in onda nel fine settimana e io non aspettavo altro che il weekend per vedere la puntata. Il mio giocattolo preferito era una macchinina che si trasformava in un robot. Non ricordo il suo nome, con mio grande rammarico, ma far parte di questo film è stato un omaggio al bambino che giocava con quella macchinina robot e che guardava affascinato quei cartoni animati». Accanto a lui c'è Dominique Fishback, l'attrice afroamericana di Judas and the Black Messiah che interpreta Elena, giovane donna che lavora in un museo e studia reperti archeologici. Insieme formeranno un'alleanza in grado di tener testa a una minaccia superiore.

Il primo Transformers, prodotto da Steven Spielberg, fu seguito da Transformers - La vendetta del caduto, uscito nel 2009 e Transformers: Dark of the Moon, del 2011. Il film numero quattro, L'era dell'estinzione è del 2014. Il quinto, del 2017, L'ultimo cavaliere, segna l'uscita di scena di Michael Bay dalla direzione in una saga in grado di incassare più di 4 miliardi di dollari nel mondo. Bumblebee, diretto da Travis Knight, con Hailee Steinfeld e John Cena, uscì nel 2018 e oggi, a distanza di 16 anni da quel primo Transformers è possibile affermare che il franchise gode ancora di ottima salute fra gli amanti dei film di azione, delle belle auto e di questi particolari mezzi di trasporto di origine aliena, nati dall'intuizione dei giocattolai di Hasbro e Takara Tomy.

Per chi volesse fare un ripasso generale, il primo film è disponibile in streaming su tutte le principali piattaforme (Amazon Prime Video, Netflix, Infinity e TimVision), gli altri solo in alcune di esse.

Tutti sono visibili on-demand su Google Play, Chili, Rakuten, iTunes e Microsoft Store.

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