Auto, scende la fiducia Il mercato rallenta tra bonus e chilometri 0

A settembre stimate vendite «fredde» nonostante gli incentivi

da Milano

L’incertezza generata dalle nubi che si sono addensate sul credito al consumo e il conseguente venir meno della fiducia tra i consumatori stanno determinando, in questo mese, un rallentamento del mercato dell’auto. È quanto sostengono gli addetti ai lavori secondo i quali anche agli ordini acquisiti dai concessionari «si sono placati». Le prime indicazioni sulle immatricolazioni di vetture a settembre (il dato sarà comunicato lunedì) rilevano una possibile leggera frenata che, nella migliore delle ipotesi, si concretizzerà in un dato in linea con quello raggiunto lo scorso anno. Sembra comunque, sempre dalle prime analisi, che nel mese che sta per concludersi anche il ricorso agli incentivi abbia subito un rallentamento.
Tra gli operatori, però, non pare esserci preoccupazione: la convinzione è che l’avvicinarsi del termine ultimo per beneficiare del piano rottamazioni spinga nuovamente verso l’alto le vendite tra ottobre e dicembre. Ma a contribuire ai dati positivi dei mesi scorsi, oltre agli sconti e alle agevolazioni applicate dalle case in aggiunta a quelle dello Stato, sono state anche le vendite delle cosiddette «chilometri zero», vetture che il concessionario immatricola a se stesso e vende con un prezzo inferiore rispetto al listino. Di fatto si tratta di veicoli nuovi, la cui uscita sul mercato non è però recente, che il dealer ha la necessità di vendere per alleggerire lo stock, per raggiungere gli obiettivi e permettere alla casa madre di registrare la quota programmata. È indubbio che per molti l’opzione «chilometri zero» rappresenti un’opportunità e sempre più spesso c’è chi entra nella concessionaria chiedendo espressamente un’auto nuova ma già immatricolata. Il fenomeno ha un peso non indifferente sul mercato, anche se nel corso degli anni si è attenuato.
Un’operazione del genere, oltre a «drogare» il mercato, assottiglia i margini, risultando conveniente per la «quota» mensile e non altrettanto per i conti del dealer e della casa madre stessa. Nei primi tre mesi del 2007, secondo una stima dell’Aci, le auto «chilometri zero» vendute sino state 36.606, in calo rispetto alle 42.575 di un anno fa. Tra il 2001 e il 2006, l’anno boom per le «km 0» è stato il proprio il 2001 (241.984 su un totale di 2.439.624) seguito dal 2003 (213.353 su complessive 2.273.831). Come si vede, sottraendo le «km 0» dal dato generale il risultato cambia non di poco, portando per esempio a 2.077.978 unità le immatricolazioni «vere» del 2005.

Fare risultato a tutti i costi spinge poi le case a forzare le vendite negli ultimi tre giorni del mese e come ha rilevato InterAutoNews, in agosto una vettura su tre è stata immatricolata proprio negli ultimi tre giorni del mese, il 35,3% del totale. Cosa accadrebbe al mercato, a questo punto, se venissero improvvisamente a mancare incentivi, «km 0» e supersconti vari?

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