da Milano
«Alla fine di febbraio le immatricolazioni di auto in Italia potrebbero crescere anche fino al 20% rispetto allo stesso mese del 2006. Di sicuro il dato sarà a due cifre». È quanto prevede il Centro studi Promotor alla luce degli ordini (300mila, con un balzo del 28%) che i concessionari hanno raccolto a gennaio, primo mese dellanno a beneficiare degli incentivi alla rottamazione. «È accaduto quanto ci aspettavamo - osserva il direttore del CsP, Gian Primo Quagliano -: una forte accelerazione dei contratti a fronte di una crescita contenuta del mercato, che è stata pari al 3,5%». Quagliano, intanto, si prepara a rivedere anche le stime sulla chiusura dellanno: «Penso - afferma al Giornale - che la nostra recente previsione basata su 2,610 milioni di immatricolazioni per il 2007 alla fine possa risultare cauta. Nei prossimi mesi non è escluso che il CsP riveda le stime al rialzo». La nuova analisi, che segue di pochi giorni quella a contorno del mercato di gennaio, rileva anche che difficilmente il piano rottamazioni 2007 raggiungerà gli incrementi delle vendite che hanno caratterizzato quello di 10 anni fa. «Nel 97 - spiega Quagliano - le immatricolazioni si impennarono anche del 50% e lanno si chiuse con un più 39%».
Tra le due rottamazioni lunico denominatore comune riguarda il capo del governo, anche allora Romano Prodi. Le differenze tra il vecchio piano incentivi e quello appena varato sono sostanziali: «Allepoca - ricorda il direttore del Csp - gli incentivi erano serviti per sostenere un settore in piena crisi: dal 1993, infatti, le vendite di auto erano abbondantemente crollate sotto i 2 milioni di unità lanno, complici anche la situazione economica generale e i primi segnali di crisi in casa Fiat. Il nuovo piano, invece, è stato studiato con il chiaro scopo di togliere dalle strade i veicoli inquinanti. E poi cè il gruppo Fiat di nuovo protagonista». Sarà comunque interessante vedere il raffronto mese per mese tra il 1997 (dopo un gennaio «timido», con un più 4,38%, febbraio, marzo e aprile avevano registrato crescite, rispettivamente, del 21, 25 e 52%, mentre i mesi successivi si erano stabilizzati su valori tra il 40 e il 50%) e lanno in corso.
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