Un’auto su tre sta fuori dal centro ma lo smog è a livelli d’emergenza

Primo bilancio della tassa sul traffico: il Comune ci guadagna come i residenti senza problemi economici. L’aria non cambia

Un’auto su tre sta fuori dal centro ma lo smog è a livelli d’emergenza

Traffico diminuito e casse del Comune rimpolpate. Pm 10 alle stelle ma black carbon ridotto.
È questo il bilancio della prima settimana di Area C che, a cinque giorni dal via, conta il 36% di ingressi in città in meno. Il Comune tira le somme e gongola. Più di un’auto su tre in questa settimana non ha varcato il confine dell’Area. Un calo che si è fatto vedere e sentire soprattutto a ridosso del fine settimana. La giornata record è stata registrata proprio venerdì. Le telecamere hanno fotografato il 40 per cento di ingressi in meno, 49.700 passaggi in meno rispetto alla media della settimana precedente.
Secondo l’analisi dall’Amat, l’Agenzia Mobilità Ambiente e territorio, hanno contribuito soprattutto lo sciopero dei taxi che, da mercoledì, ha di fatto ridotto il numero degli accessi alla Ztl. Almeno 7mila secondo il conteggio elaborato dal Comune. Non solo. Lunedì e martedì Milano ha dovuto assorbire il traffico di Moda Uomo, la manifestazione che ha portato in città flussi di auto aggiuntivi. Per questo gli ingressi nella Cerchia dei Bastioni sono andati riducendosi dal lunedì al venerdì, di almeno diecimila auto. Se infatti all’inizio della settimana è entrato in centro il 31-33 per cento di auto in meno, da mercoledì la percentuale non è mai scesa sotto il 39 per cento per arrivare al 40,7 per cento di venerdì. Nell’orario “vietato” e cioè dalle 7.30 alle 19.30 le auto fotografate in media al giorno dalle telecamere sono passate dalle 122mila della scorsa settimana a 77mila di questa. La differenza, secondo l’Amat, corrisponde a circa 45mila ingressi al giorno in meno rispetto alla settimana precedente, il 36,9 per cento appunto. Legata alla riduzione del traffico è stata rilevata anche una diminuzione di alcune emissioni nocive, anche se invece il Pm 10 ha continuato a imperversare. Il black carbon, la componente carbonica considerata dagli esperti la più tossica per la salute, è scesa del 30 per cento. Tutt’altro andazzo per l’inquinamento del Pm 10. Le centraline in città hanno continuato a registrare valori sempre sopra la media consentita, con punte anche di tre volte superiori al limite. L’Agenzia ha registrato nel suo monitoraggio anche un cambiamento delle abitudini di spostamenti. Se fino ad ora il picco di traffico in centro veniva registrato tra le 8 e le 9 del mattino da quando c’è la congestion charge l’“ora di punta” sarebbe slittata tra le 9 e le 10. Per quel che riguarda il picco massimo di veicoli in entrata nell’ora di punta si è passati da 13mila a 8.300 ingressi, un 35 per cento in meno. Una riduzione che diventa meno consistente nella fascia della tarda mattinata oscillando tra il 25 e il 30 per cento, per poi risalire a un meno 35 per cento tra mezzogiorno e le 17. Diminuisce il traffico ma non cala la protesta dei Residenti no-charge.

Dopo aver parlato, protestato in strada, scritto e quant’altro adesso sono pronti a dare battaglia a colpi di carta bollata. Prossima settimana sarà depositato un ricorso al Tar con una decina di motivazioni contro la tassa che sono costretti a pagare per tornare a casa.

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