
I punti chiave
Che cosa rende davvero indimenticabile una giornata alla 1000 Miglia? È forse il fascino dei passi di montagna attraversati da auto che hanno fatto la storia? O lo sguardo incantato della gente che, ai bordi della strada, applaude con la stessa emozione di un bambino al suo primo gran premio. Mercoledì 18 giugno è stato tutto questo. Un condensato perfetto di meccanica, fatica, paesaggio e cuore. La nostra Fiat 600 del 1956 ha completato una delle tappe più iconiche dell’intera rievocazione storica, affrontando con sorprendente tenacia il leggendario Passo della Raticosa e subito dopo il Passo della Futa, due nomi che da soli bastano a evocare storia e rispetto tra gli appassionati di motori.
La sfida
Non è stata una passeggiata. Le pendenze del Mugello hanno messo alla prova ogni componente, ma anche oggi la piccola 600 ha dimostrato di saper affrontare la strada con dignità e grinta. Qualche rallentamento? Normale, per una signora di quasi settant’anni. Ma ogni minima esitazione è stata risolta con prontezza dal nostro team tecnico, sempre presente, sempre pronto. La 600 è ripartita ogni volta con lo stesso battito costante e fiero, continuando a scrivere la sua avventura curva dopo curva.

L'arrivo a Prato
Dopo il Mugello, il percorso ci ha condotti a Prato e poi giù, tra le dolci colline toscane, fino a Siena. Ed è lì che il cuore ha accelerato. La città ci ha accolti con uno spettacolo straordinario: le auto storiche avvolte dalla luce calda del pomeriggio, le piazze gremite, i vicoli pieni di applausi. La nostra Fiat 600 è stata letteralmente circondata da curiosi, appassionati, famiglie, bambini. Un momento che ci ha ripagati di ogni sforzo, difficile da raccontare, facile da ricordare.

Roma
Ora, dopo centinaia di chilometri percorsi, siamo arrivati a Roma.
La luce del tramonto sui sampietrini ha segnato la fine di questa lunga giornata. Le auto sono finalmente a riposo, ma l’eco dei motori e delle emozioni vissute oggi continua a vibrare nell’aria. Domani si riparte, ma il ricordo di questa tappa resterà uno dei più intensi dell’intera 1000 Miglia.