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Adam Opel, colui che non credeva nelle automobili

Adam Opel è il fondatore dell'omonima azienda che si è imposta nel campo delle quattro ruote. Gli inizi però sono stati molto diversi, con il patriarca scettico sulla bontà delle automobili

Adam Opel
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Rüsselsheim am Main è un fortino dell'automobile. Nella cittadina tedesca bagnata dal fiume Meno, l'auto ha messo delle radici salde, come quelle di una quercia secolare. La prima grande fabbrica che qui ha posto la prima pietra è stata Opel, che troneggia dovunque con il suo fulmine, mentre in tempi recenti anche il colosso sudcoreano, Hyundai-Kia, ha fissato qui il proprio centro strategico per la pianificazione e lo sviluppo del mercato europeo. Per tutti, comunque, Rüsselsheim è la città di Opel e non è un caso. Qui il fondatore dell'azienda, Adam, è nato nel lontano 1837 quando le quattro ruote erano soltanto delle carrozze trainate dai cavalli. Il paradosso è questo: quando le prime vetture a motore iniziarono a circolare in Germania, Adam Opel le accolse con un scetticismo mordace, bocciandole in toto; peccato che poi il suo nome si sia legato inscindibilmente a loro.

Macchine da cucire e biciclette firmate Opel

Adam è il figlio di un fabbro, Philipp Wilhelm Opel, che ha la propria officina nel centro di Rüsselsheim. Quando raggiunge l'età idonea al lavoro si avvicina al mestiere paterno in qualità di apprendista. Destino analogo per i suoi fratelli Georg e Wilhelm, intenti a seguire le orme dell'ingombrante padre. Adam, tuttavia, ha sete di conoscenze e desidera ampliare il proprio bagaglio culturale viaggiando. Quando compie vent'anni si trasferisce prima in Belgio, poi in Inghilterra, senza tralasciare una fondamentale tappa a Parigi, la culla dell'Ottocento. Una volta pronto a rientrare nella propria città natale, la sua prospettiva di vita viene stravolta. Nel suo lungo peregrinare in Europa rimane folgorato dalle macchine da cucire, delle quali ha appreso segreti e virtù. Dunque, tornato stabilmente a Rüsselsheim, Adam Opel rileva un magazzino nel centro storico della cittadina dell'Assia e fonda la sua società, la Opel. È il 1862 e l'impresa si rivela da subito azzeccata. L'investimento in questo settore è tempestivo e assolutamente redditizio. Nel giro di pochi anni gli affari lievitano così tanto, che l'azienda cresca a dismisura. C'è la fila per mettere le mani sopra le grandi macchina di Opel.

Macchine da cucito Opel
Manifesto delle macchine da cucito Opel

Nel 1868 Adam si sposa con Sophie Marie Scheller, figlia di un locandiere locale, e mette su famiglia. Il legame tra i due sarà molto saldo e con una numerosa schiera di figli al seguito. I tempi sono propizi per fare un ennessimo allargamento imprenditoriale, così accanto alle macchine da cucito arrivano le biciclette. I velocipedi sono un altro settore dalla grande domanda e Opel non si fa trovare minimamente impreparato. A stretto giro di posta l'azienda di Rüsselsheim diventa uno dei maggiori costruttori di tutta la Germania, senza contare il successo nel campo delle macchine da cucire che ha permesso a Opel di essere leader in tutta Europa. Nel 1884 la Opel può festeggiare un traguardo prestigioso: 18.000 macchine prodotte in un anno.

La morte del fondatore e l'inizio della produzione automobilistica

Nel 1895 il patriarca Adam muore per una febbre tifoide, lasciando alla moglie e ai figli una grande eredità. Prima della sua dipartita ebbe modo di approcciarsi alla grande innovazione della fine del XIX secolo: l'automobile. Vedendo passare questi bizzarri veicoli non trainati da cavalli, o altre bestie da soma, ma alimentate da scorbutici motori a scoppio, Adam Opel ebbe a dire con disprezzo: "Questi aggeggi saranno solo giocattoli per milionari che non sanno come buttar via i loro soldi!". Previsione totalmente errata da parte di un uomo che ha sempre dimostrato intuito e lungimiranza, specialmente negli affari.

Opel
La fabbrica di Opel a Rüsselsheim am Main

Due anni dopo la dipartita del marito, la vedova insieme ai suoi cinque figli maschi, intraprende l'avventura definitiva della propria famiglia: la fabbricazione delle autovetture. Carl, Wilhelm, Heinrich, Fritz e Ludwig Opel prima rilevano la Lutzmannfabrik e poi nel 1909, grazie alla collaborazione della francese Darraq, lanciano la prima utilitaria della loro lunga storia: la Opel 4/8 PS. Il resto è narrazione, la Opel è una delle più grandi realtà dell'automotive, malgrado lo scetticismo dimostrato dall'antico fondatore. Il blitz ha affrontato tragedie e crisi con la testa all'insù e adesso è uno dei principali marchi di Stellantis, un gruppo che parla anche francese come gli amici di Darraq.

Per quanto riguarda il futuro, questo sarà ancora legato all'automotive, mentre il nome Opel campeggerà a Rüsselsheim, come fa da oltre un secolo.

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