Auto elettriche, le caratteristiche da guardare per scegliere un nuovo modello

A cosa bisogna fare caso prima di scegliere un nuovo modello di auto elettrica? Ecco una guida con i consigli prima dell'acquisto

Auto elettriche, le caratteristiche da guardare per scegliere un nuovo modello

Comprare un'auto elettrica, italiana, americana, tedesca, cinese o coreana, richiede conoscenze diverse se non si ha mai avuto a che fare con i veicoli a batterie. Quali sono quindi le caratteristiche da guardare per scegliere tra i diversi modelli di auto elettriche? Innanzitutto il primo consiglio è quello di leggere la nostra guida con il glossario delle auto elettriche, così da comprendere quali sono i termini comunemente utilizzato. Fatto questo, ecco i punti principali su cui bisogna concentrarsi e le caratteristiche, alcune spesso nascoste, a cui fare attenzione nella scelta di una nuova auto elettrica.

Autonomia e batteria

Quando acquistiamo una nuova auto elettrica l'autonomia è la cosa più importante perché sarà quella che risponderà alle nostre esigenze di percorrenza quotidiana. Non ci interessa troppo sapere se l'auto percorre 250 o 270 chilometri con una ricarica, piuttosto ci interessa dividere le vetture in due categorie: quelle per la città e l'extra-urbano e quelle per i grandi viaggiatori.

Se siete nella prima categoria vi basterà praticamente qualsiasi auto elettrica in circolazione: esclusi modelli come la Dacia Spring, la Honda-e o la Mini elettrica, pensate solamente per gli spostamenti cittadini, qualsiasi auto elettrica con almeno 300/350 km di autonomia dichiarata nel ciclo WLTP sarà in grado di rispondere alle vostre esigenze, affrontando tranquillamente gli spostamenti quotidiani in città, nell'extra-urbano e nelle tangenziali. Con un po' di pianificazione, poi, permetterà anche qualche viaggio autostradale in giornata di un paio di centinaia di chilometri a/r, magari ipotizzando una piccola ricarica nel mezzo (lenta o veloce).

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L'altra categoria è quella di chi viaggia tanto in autostrada, e con questo non intendiamo certo chi fa una vacanza o due all'anno con l'auto elettrica, ma chi quotidianamente macina due o trecento chilometri. In questi casi il consiglio è di puntare su auto elettriche con batterie da almeno 70/80 kWh in su, come Tesla Model 3 (guardate come va in autostrada), Mercedes EQS, Hyundai Ioniq 5 o Ioniq 6, Kia EV6 o le versioni con la batteria più grande dei modelli del gruppo Volkswagen: ID.4, ID.5, ID.7 (ecco un'anteprima), Skoda Enyaq e via dicendo.

Spesso infatti i produttori propongono due versioni della stessa auto: esiste la Ioniq 6 con la batteria da 53 kWh che serve a chi viaggia raramente (qualche volta all'anno) e, in tutte le altre occasioni, fa tragitti da massimo qualche centinaio di chilometri in giornata o nell'arco di un weekend. I grandi viaggiatori, invece, possono scegliere la Ioniq 6 con la batteria da 77,4 kWh, più adatta a frequenti viaggi autostradali ogni giorno. Lo stesso accade con Cupra Born: c'è la Born con batteria da 58 kWh per le esigenze quotidiane e c'è quella da 77 kWh per chi viaggia spesso.

Prima di buttarvi sulla batteria più capiente provate a fare qualche riflessione: quanto uso davvero l'auto? Quanti chilometri al giorno percorro? Quante volte viaggio per centinaia di chilometri in autostrada nel corso dell'anno. In molti casi scoprirete che potrete risparmiare migliaia di euro scegliendo la batteria più piccola e accettando, nei rari viaggi più lunghi, di fare una sosta rapida in più per la ricarica.

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Ricarica rapida nelle colonnine, ricarica pubblica e ricarica a casa

Scelta la batteria, un altro dato importante da guardare tra le caratteristiche prima di scegliere una nuova auto elettrica è quello della potenza di ricarica. La ricarica rapida, quella alle colonnine veloci che hanno il connettore CCS Combo che vedete nell'immagine, è fondamentale per ridurre i tempi di attesa quando si viaggia o per chi non può ricaricare a casa. Solitamente si impiegano 30-60 minuti per una ricarica completa, ma controllate sempre che la vostra auto elettrica possa ricaricare ad alta potenza e che quindi abbia il connettore CCS Combo. Se è assente, significa che non potete sfruttare la corrente continua (dai 50/100 kW in su) ma sarete limitati alla corrente alternata (7,4/11 kW solitamente, in alcuni casi 22 kW).

Parlando proprio della corrente alternata, il consiglio è di scegliere un'auto elettrica che possa ricaricare in trifase a 11 kW a differenza di quelle limitate ai 7,4 kW. Questo perché le colonnine pubbliche sono prevalentemente trifase. Oggi gli 11 kW in corrente alternata sono diventati lo standard e alcuni modelli propongono anche il caricatore da 22 kW, solitamente come optional. Fate attenzione però con eventuali modelli usati, possono avere dei caricatori in CA più lenti.

Software, aggiornamenti e app

Proprio come gli smartphone, con le auto elettriche è diventato fondamentale scegliere un modello predisposto per gli aggiornamenti e per il quale il produttore ha pianificato una politica di supporto e update solida e duratura. Tesla è in circolazione da molti anni e ha dimostrato con i fatti la volontà di aggiornare anche i modelli più vecchi. Questo permette alle auto di avere nuove funzioni più o meno utili, ma soprattutto di ottenere gli aggiornamenti in termini di sicurezza e di prestazioni, anche riguardo l'ottimizzazione della batteria tramite il suo software di gestione. Anche Volkswagen ha già rilasciato diversi aggiornamenti e sta mostrando progressi significativi.

Un altro elemento importante è rappresentato dall'applicazione che, collegandosi al nostro smartphone, ci permette di controllare l'auto e ricevere le notifiche sull'inizio e sulla fine della ricarica, utili per non pagare le multe per occupazione della colonnina.

Auto elettriche

Garanzia della batteria

La batteria è la parte più costosa delle auto elettriche. Per questo motivo è importante valutarne la garanzia: solitamente le auto elettriche sono fatte per durare a lungo visto che hanno una necessità di manutenzione quasi zero e che i motori elettrici sono molto longevi. Informatevi sulle condizioni della garanzia, solitamente espresse in anni o centinaia di migliaia di chilometri. In questo caso, però, il dato importante è la percentuale di capacità residua.

Un costruttore che assicura la sua batteria riparandola o

sostituendola quando questa scende al di sotto dell'80% della sua capacità iniziale è da preferire ad uno che la garantisce quando scende al di sotto del 70% perché significa che crede di più alla longevità del pacco batterie.

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