Ormai il trend è chiaro, l’auto elettrica è qui per restare e tutti i costruttori sono saliti a bordo di questo treno che procede imperterrito, pur non senza qualche difficoltà. Da un lato c’è la rete di ricarica che sta crescendo, ma deve compiere ancora qualche passo per poter essere capillare, specie in un paese come l’Italia dove c’è una asimmetria infrastrutturale da zona a zona, con il Nord solitamente avvantaggiato e un Centro-Sud che vede la presenza di agglomerati urbani più piccoli e minor domanda, quindi meno colonnine.
L’altro lato della medaglia è rappresentato dalla questione dei prezzi. Le auto elettriche in Italia, costano ancora di più delle equivalenti versioni con un motore a benzina, ma lentamente e inesorabilmente sono destinate a diventare più economiche, specie in un mercato dove anche le auto alimentate a “succo di dinosauri” (per scoprire cos’è leggetevi la nostra “guida ai termini delle auto elettriche”) sono cresciute molto di prezzo.
Dobbiamo però fare pace con un concetto: le auto, in generale, costano di più rispetto al passato. Sono aumentate di prezzo per via della dotazione di ADAS, i sistemi di sicurezza attiva che in Europa sono in parte obbligatori e che permettono alla vettura di frenare automaticamente in caso di emergenza ad esempio, mitigando o riducendo completamente le conseguenze di un impatto.
Sono aumentate per l’inflazione, ma anche perché i motori a benzina e diesel hanno dovuto crescere nella sofisticatezza per poter rientrare nei parametri di emissioni decisi a livello comunitario dall’Unione Europea. Per onestà intellettuale, va quindi rivalutato il concetto di “economico”, consci che oggi l’auto è più costosa e questo ci costringe spesso ad accedere agli ormai sempre più diffusi finanziamenti.
Fatta questa piccola, ma obbligatoria, introduzione, ecco quali sono le auto elettriche più economiche oggi in Italia, magari da acquistare approfittando degli incentivi statali disponibili per la categoria a zero emissioni locali: 3.000€ se si compra un’elettrica, 5.000€ se contestualmente all’acquisto si ha un mezzo Euro 5 (o precedente) da rottamare.
Ecco quindi le auto elettriche economiche da acquistare a meno di 30.000€:
Dacia Spring
È la regina delle elettriche economiche per questo inizio di 2023 e lo sarà finché non vedremo una nuova avversaria, probabilmente dalla Cina. Si tratta di un’auto elettrica fatta per la città, con un’altezza da terra leggermente aumentata per strizzare l’occhio al mondo dei crossover. Funziona perfettamente in ambito urbano e ha un’autonomia sufficiente per coprire gli spostamenti di chi si ritrova in linea con la media Italiana, circa 41 chilometri al giorno. Con esigenze del genere, e con la batteria da 27,4 kWh, basterebbe ricaricare una volta a settimana se non si ha il piede troppo pesante. Dacia dichiara circa 230 chilometri di autonomia, e va riconosciuto al produttore che il dato non è troppo lontano da quella reale: in condizioni di utilizzo urbano ed extra-urbano, in estate e senza esagerare con le accelerazioni, si possono percorrere 200 chilometri con una ricarica.
I vantaggi? Si tratta di un’auto elettrica compatta che parcheggiate con facilità, ha tutto quello che serve e una posizione di guida rialzata che agevola la visibilità nel traffico urbano. Ovvio che bisogna scendere a compromessi in termini di guidabilità: le sospensioni sono morbidissime e il corpo auto subisce tanto il rollio quando si alza il ritmo in curva. Inoltre le prestazioni non sono certo da super sportiva: accelera da 0 a 100 km/h in 19,1 secondi perché il suo motore da 44 CV è fatto per consumare poco e lavorare in sinergia con il suo peso piuma (per un’elettrica): soli 970 chilogrammi.
Per portarsela a casa servono 21.450€, questo il prezzo di listino. Sono ancora disponibili gli incentivi statali che prevedono uno sconto di 3.000€ se non abbiamo una vecchia auto da rottamare. In alternativa il prezzo viene ridotto di 5.000€ se acquistiamo la Spring e rottamiamo contestualmente una vettura più vecchia (fino a Euro 5) in nostro possesso da almeno un anno, scendendo così ad un prezzo di 16.450€.
Renault Twingo E-Tech Electric
Si tratta di un’interessante alternativa alla Dacia Spring perché fa un passo in avanti in termini di qualità dell’abitacolo e di guidabilità. Da un lato è più compatta della Spring, offrendoci misure inferiori in termini di altezza dell’abitacolo e della posizione di guida. Dall’altro, però, va a soffrire meno il rollio, ha sospensioni più rigide, ha degli pneumatici di dimensioni accettabili (la Spring li ha molto sottili) ed è, in generale, più piacevole da guidare. Agile e sicura.
La Twingo E-Tech electric sfrutta l’esperienza del marchio Renault nel mondo delle auto alimentate ad elettroni: qui troviamo una batteria da 22 kWh, più piccola di quella della Spring e per giunta associata ad un motore più potente, 82 CV. Inoltre la Twingo elettrica è un’auto a trazione posteriore, cosa che aumenta la piacevolezza di guida e migliora il raggio di sterzata, ma potrebbe spingerci ad andarci più pesante sul piede dell’acceleratore.
Questo non significa che non sia efficiente: le nostre prove hanno evidenziato un’autonomia reale tra i 150 e i 180 chilometri nel classico scenario di utilizzo che include città e tangenziali, senza autostrada (l’autonomia dichiarata è di 190 km nel ciclo WLPT). Si tratta di un ottimo risultato per una batteria così piccola, ennesima dimostrazione dell’efficienza raggiunta da Renault nelle elettriche compatte. Inoltre, ed è un grande vantaggio rispetto alla Spring, sulla Twingo elettrica c’è un caricatore da 22 kW, più veloce.
Il prezzo di listino di Renault Twingo E-Tech Electric (allestimento Authentic) parte da 22.950€. Chi può sfruttare il massimo importo degli incentivi, però, se la porta a casa 17.950€ a fronte della rottamazione di un’auto Euro 5 (o più anziana).
Fiat 500 elettrica
Con la 500 elettrica si fa un salto in avanti a livello di qualità. L’auto è l’iconica Fiat 500 che tutti conosciamo, forte per il suo look a metà tra il classico e il moderno. Si tratta di un’auto elettrica fatta per chi cerca un mezzo da città con un look più distintivo e un motore più potente: 95 CV. Rispetto alla Dacia Spring e alla Renault Twingo E-Tech electric, qui ci troviamo con una guida più piacevole grazie alla maggior potenza, e la batteria della versione di partenza è da 23,8 kWh con 180 chilometri di autonomia dichiarata in ciclo WLTP. Esiste anche una versione più potente con motore da 118 CV e batteria da 42 kWh (320 chilometri di autonomi), ma chiaramente costa di più.
Fiat 500 elettrica è brillante in città, con uno spunto perfetto per districarsi senza preoccupazioni nel traffico urbano e potenza a sufficienza anche per i sorpassi in tangenziale grazie ad una buona ripresa. Ha gli ADAS per la sicurezza attiva, frenata automatica d’emergenza inclusa, un buon telaio che lavora bene con le sospensioni e uno sterzo abbastanza diretto e preciso. Il prezzo di listino è di 29.950€ che può scendere leggermente in caso di promozioni. Escludendole, però, con gli incentivi la si porta a casa a 26.950€ o, qualora abbiate una vecchia auto da rottamare, si scende a 24.450€.
Smart EQ ForTwo
Smart ha presentato nel 2022 la nuova smart #1, un crossover compatto di segmento superiore. Nonostante questo, resta in gamma una delle auto più apprezzate dagli italiani, la smart fortwo. Con smart EQ fortwo abbiamo a disposizione la versione elettrica: due posti secchi, prezzo abbondantemente sotto ai 30.000€, dimensioni compatte e un ottimo connubio tra maneggevolezza, prestazioni e facilità di utilzzo in città, parcheggi inclusi!
Ha un motore elettrico da quasi 82 CV montato su un’auto molto leggera e con un baricentro abbassato dalla batteria: si guida che è un piacere ed è una delle pochissime auto elettriche compatte ad avere un caricatore in corrente alternata più potente e veloce, quello da 22 kW come nel caso della Twingo elettrica… ma è un optional a pagamento.
L’autonomia dichiarata è di 135 chilometri, ma dipende molto da come si guida: c’è chi riesce a farne 120 in città, con uno stile più tranquillo, e chi sfrutta la sua agilità e prontezza riducendo l’autonomia reale a circa 90 chilometri con una ricarica della piccola batteria da 17,6 kWh.
Il prezzo di listino è di 25.770€. Con gli incentivi si può scendere a 22.770€ senza rottamazione o a 20.770€ acquistando la smart e rottamando contestualmente la vecchia auto Euro 5 (o inferiore).
MG4 electric
Al limite dei 30.000€ c’è anche la MG4. Si tratta dello storico marchio inglese, ora acquistato dai cinesi, che torna all’attacco in Europa con un’auto più spaziosa delle concorrenti viste finora. Il prezzo di listino sfiora di poco il limite che ci siamo imposti per considerare “economica” un’auto elettrica, ma con gli incentivi è abbondantemente al di sotto di questa soglia.
MG4 è “l’ultima arrivata”, lanciata da poco e quindi deve ancora dimostrare la sua validità sul lungo periodo. I punti di forza, però, ci sono e sono ben evidenti. Innanzitutto è un’auto da quasi 4,3 metri, adatta per chi ha esigenze di spazio maggiori rispetto alla classica utilitaria cittadina e con un passo abbondante (2,7 metri) che permette anche a chi siede dietro di stare comodo.
La batteria è una LFP (litio-ferro-fosfato) da 51 kWh, con un’autonomia dichiarata di 350 km e un’autonomia reale, dalle nostre prime e brevi prove, di circa 280 chilometri.
Facile capire che, ad un prezzo tutto sommato non eccessivo se paragonato alle utilitarie, ci ritroviamo con un’auto più spaziosa, con una buona dotazione di serie in termini di ADAS (cruise control adattivo incluso), trazione posteriore, ricarica in corrente continua da 117 kW e al una più sofisticata sospensione multilink, oltre alle luci Full LED.
MG4 costa 30.790€ (prezzo di listino), ma con gli incentivi il prezzo d’acquisto scende a 27.790€ (senza rottamazione) o a 25.790€ rottamando la solita auto Euro 5 o inferiore.
In casa MG ci sono poi la MG ZS EV da 34.490€ che scende sotto ai 30.000 se rottamate un’auto), e la MG5, una station wagon da 34.490€ ma con incentivo e rottamazione si porta a casa a 29.490€.
Nissan Leaf
È una delle auto elettriche che per prima si è imposta sul mercato. Nissan Leaf nella versione con batteria da 40 kWh rientra nella soglia dei 30.000€ e, pur essendo progettualmente la più anziana del gruppo, anche se è stata aggiornata, si difende ancora molto bene e ha ancora molto da insegnare alle sue concorrenti.
Si caratterizza per lottimo telaio, la guidabilità sportiva grazie al suo motore elettrico da 150 CV, uno sterzo diretto e preciso e più modalità di guida, oltre a dimensioni da berlina compatta che la rendono adatta ad una famiglia. Rispetto alla MG4 perde qualche punto nella ricarica rapida (massimo 50 kW), ma si riscatta con una buona dotazione di ADAS di serie, l’affidabilità dei giapponesi, il fatto che si tratta di un progetto ormai rodato (quindi privo di quei difetti tipici delle produzioni appena lanciate) e tanti accessori inclusi di serie, oltre ad un’efficienza maggiore che le permette di giocarsela contro l’avversaria cinese nonostante la batteria della Leaf sia più piccola.
Leaf Acenta costa 29.150€, con l’incentivo scende a 26.150€ oppure a 24.150€ in caso di rottamazione.
Le altre sotto ai 30.000€ (con gli incentivi)
Finora abbiamo visto le auto elettriche con un prezzo di listino sotto ai 30.000€. Grazie agli incentivi, però, ci sono altri modelli che possono essere acquistati ad un prezzo inferiore.
Renault Zoe costa 33.400€, ma con l’incentivo si porta a casa a 30.400€ (o 28.400€ in caso di rottamazione): è un’auto ormai collaudata, ottima per città ed extra-urbano, adatta ancha a qualche viaggio di medio raggio. Dichiara 395 chilometri di autonomia nel ciclo WLTP e ha una potenza di 108 CV.
Anche Opel Corsa-e si siede sulla soglia: costa 33.799€ di listino nell’allestimento base ma scende a 30.799€ con l’incentivo statale (27.799€ con la rottamazione). Motore da 100 kW, circa 136 CV, e prestazioni interessanti.
Opel Corsa elettrica è la gemella della Peugeot e-208: la piattaforma è la stessa, cambia lo stile e l’allestimento degli interni.Per la 208 elettrica servono 36.430€ di listino, ma con l’incentivo massimo rientra (quasi) nella soglia psicologica che ci siamo imposti: 30.530€ grazie ad un piccolo contributo delle promozioni dei concessionari.
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