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Auto green, accordo Ue sulle stazioni di ricarica: cosa prevede

Consiglio europeo ed Europarlamento hanno trovato un accordo sulle stazioni di ricarica. La bozza deve essere ora esaminata dai 27 ambasciatori, dal Consiglio, dalla Commissione trasporti e dalla plenaria dell'Europarlamento

Auto green, accordo Ue sulle stazioni di ricarica: cosa prevede
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È stata trovata una prima intesa fra Consiglio europeo ed Europarlamento per quanto concerne le stazioni di ricarica per auto green. Secondo quanto dichiarato dal Parlamento Ue, infatti, ci sarebbe l'accordo almeno per realizzare delle stazioni di ricarica elettrica e a idrogeno sulle principali reti stradali che attravarsano i Paesi dell'Unione europea. Stazioni che provvederanno alla ricarica non solo delle autovetture, ma anche dei mezzi pesanti.

L'intesa raggiunta

Secondo quanto riportato dall'Ansa, l'intesa raggiunta fra i due organi riguarda l'installazione di stazioni di ricarica. Queste dovranno essere sistemate ogni 60 chilometri sui principali assi stradali indicati nelle reti prioritarie dei trasporti europee (Ten-T), e il lavoro dovrà essere completato entro il 2026.

Per quanto riguarda autobus e altri mezzi pesanti, invece, le stazioni di ricarica dovranno essere installate ogni 120 chilometri sui tratti stradali, ed entro il 2028.

Diverso discorso per quanto concerne gli impianti di distribuzione dell'idrogeno. In questo caso è stato concesso più tempo, perché si parla di lavori da terminare entro il 2031. Diversamente dalle stazioni di ricarica, gli impianti di distribuzione dell'idrogeno dovranno essere installati ogni 200 chilometri sulle principali reti stradali.

Non solo. L'accordo prevede anche che ciascun Paese Ue presenti un piano nazionale in cui saranno indicati gli obiettivi da raggiungere, oltre alla possibilità di eccezioni da valutare in caso di isole, strade poco trafficate e zone svantaggiate.

"Le nuove regole contribuiranno alla realizzazione delle nuove infrastrutture per i carburanti alternativi senza ulteriori ritardi e garantiranno che l'utilizzo e il rifornimento delle autovetture di nuova generazione sia altrettanto semplice e conveniente come per i mezzi a benzina", è stato il commento di Ismail Ertug, relatore del Pe.

Adesso la palla passa in mano ai 27 ambasciatori e al Consiglio, che dovranno esaminare la proposta e approvarla, così da renderla definitiva. Ad esprimersi dovranno inoltre essere anche la Commissione trasporti e la plenaria dell'Europarlamento.

Trovato, dunque, un accordo, almeno provvisorio, sul nuovo regolamento Afir (Alternative Fuel Infrastructure Regulation). Nella bozza realizzata sono stati indicati tutti i tipi di carburanti alternativi alla combustione. Si tratta, spiegano le istituzioni, di un messaggio ai cittadini.

Le nuove stazioni di ricarica devono diffondersi, e con rapidità, così da permettere ai possessori di auto green di effettuare un rifornimento senza ansie.

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