La BMW di Jason Statham in "The Transporter" era inarrestabile

Nel 2002 usciva il primo capitolo di quella che sarebbe diventata una saga di grande successo. L'auto guidata dal duro Frank Martin era una BMW serie 7 modificata

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Frank Martin è esattamente il tipo di persona che non vorresti mai incontrare in fila per spedire un pacco alle poste. Già membro delle forze speciali del suo esercito, specializzato in trasporti a rischio, poco abituato ai convenevoli. Comunque il nostro - che poi in questo film viene interpretato da Jason Statham - i pacchi mica li spedirebbe mai. Lui li consegna senza intralci, a velocità ipersoniche. Domande? Non ne fa. Gli basta afferrare il malloppo e procedere a dritto.

Che poi è per maglie ampie la trama del primissimo The Transporter, il film uscito nel 2002 e prodotto da Luc Besson assieme allo sceneggiatore Robert Mark Kamen, diretto da Corey Yuen e Louis Leterrier. Ma quando Frank prende in consegna un nuovo voluminoso pacco da parte di alcuni soggetti che sembrano - perché lo sono - poco raccomandabili, un dubbio gli sorge irrefrenabile. Deve infrangere la sua regola aurea? Aprire la consegna per vedere cosa c'è dentro? Di base non lo farebbe mai, ma stavolta è diverso. Stavolta il pacco si muove. Emette suoni.

Inizia così, con la scoperta della giovane cinese Lai chiusa nel suo bagagliaio, un film intriso di inseguimenti spettacolari. Martin decide infatti di aiutarla, ma da quel momento dovrà vedersela contro torme di malavitosi. Non da solo, però. Statham viaggia a bordo di una potente BMW Serie 7, debitamente modificata per la pellicola con un cambio manuale, che non sarebbe stato previsto di serie.

Quest'auto rappresentava la berlina sportiva per definizione negli anni Novanta, essendo molto apprezzata per il grande 8 cilindri che la spingeva e per quelle linee marcate, in perfetta sintonia con il trasportatore, che la cura e la lucida con cura maniacale dopo ogni consegna.

La Serie 7 - quella del film era, nello specifico una 735 del 1999 - venne prodotta tra il 1994 e il 2001 in circa 330mila esemplari. Se qualcuno poteva obiettare che l'aspetto esterno fosse eccessivamente pulito e poco effervescente, altrettanto non si poteva dire per gli interni, rimpinzati di legni e materiali ricercati sulla plancia, mentre la seduta era comoda e avvolgente con i Contour profilati molto più che nei modelli precedenti.

Sulla primissima versione facevano già la loro comparsa il navigatore satellitare, una tv integrata, lo sterzo multifunzione e pure un bagagliaio a chiusura elettrica. I cristalli laterali anti intrusione garantivano un perfetto isolamento dall'esterno, anche se nel film Statham si prende qualche precauzione in più, inserendo un codice di avviamento della vettura.

Uscita di fabbrica la macchina, che comunque Frank Martin aveva modificato,

raggiungeva i 100 km/h in 8 secondi circa, mentre la velocità massima era registrata a 242 km/h. Oggi avrebbe un prezzo compreso tra i 55mila e i 60 mila euro. Quella di Statham, ovviamente, valeva molto di più.

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