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Dalla Cina con furore (elettrico): le case auto da tenere sott'occhio

Dopo i primi, goffi tentativi degli scorsi anni, i costruttori di auto cinesi sono più determinati che mai a conquistare il mercato europeo con modelli elettrici dalle specifiche sempre più interessanti. Ecco i brand da osservare

Dalla Cina con furore (elettrico): le case auto da tenere sott'occhio
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I tempi delle auto cinesi di scarsa qualità, quelli che nei primi anni 2000 hanno provato ad affacciarsi sul mercato europeo con risultati quasi sempre deludenti, sono finiti. Salvo qualche rara eccezione - per lo più veicoli termici di vecchia concezione importati, rimarchiati e venduti a prezzi allettanti - i principali costruttori automobilistici cinesi hanno adottato negli ultimi anni una strategia di tipo “attendista”, scegliendo di entrare nel Vecchio Continente solamente quando fossero stati raggiunti gli elevati standard che si convengono alle auto prodotte in Europa in termini di sicurezza, tecnologia e prestazioni. Questo momento è arrivato, aiutato anche dalla pandemia di Covid e la conseguente crisi dei chip che hanno spinto i costruttori europei a concentrarsi sui profitti più che sui volumi di vendita, proponendo costose auto elettriche di fascia alta.

Non solo: una volta entrati a gamba tesa nel mercato, i cinesi, forti del vantaggio di una manodopera locale dai costi impensabili per gli Europei, hanno saputo mantenere dei prezzi tendenzialmente più bassi rispetto a vetture equivalenti prodotte in Europa. Ed è così che dalla Cina hanno iniziato a spuntare come funghi auto elettriche davvero a buon mercato. Alcuni costruttori cinesi hanno scelto di adottare brand conosciuti agli automobilisti Europei, altri, invece, sono del tutto inediti. Altri ancora arriveranno nei prossimi mesi o anni. Nel giro di un paio di lustri la maggior parte delle auto vendute in Europa sarà costituita da veicoli elettrici e l’arrivo di modelli a basso costo dalla Cina non farà altro che incrementare la penetrazione del mercato da parte dei brand provenienti dal Paese del Dragone. Entro il 2030, infatti, gli analisti di Inovev stimano che i veicoli elettrici costituiranno il 40% delle vendite di auto nuove in Europa e che i marchi cinesi rappresenteranno tra il 12,5% e il 20% di questo mercato completamente elettrico, con vendite comprese tra 725.000 e 1,16 milioni di veicoli.

Ecco una rassegna dei principali brand automobilistici Made in China che si stanno facendo conoscere (e apprezzare) in Europa e potrebbero presto fare breccia anche nel cuore degli automobilisti italiani.

BYD

BYD

Dopo aver sondato il terreno in Norvegia, BYD - acronimo di Build Your Dreams - ha annunciato, alla fine del 2022, una nuova gamma di auto elettriche destinate a Norvegia, Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo e Germania, con Francia e Regno Unito in rampa di lancio e l’Italia che seguirà con buone probabilità entro il 2023. Tre i modelli inizialmente disponibili: BYD TANG (un SUV di segmento D), BYD HAN (una grande berlina di segmento E) e BYD ATTO 3 (un SUV di segmento C). Tutti mettono a disposizione un design moderno unito a una piattaforma modulare di nuova generazione e a un pacco batterie lamellare che vanta ingombri inferiori del 50% rispetto alle batterie LFP tradizionali. BYD è attualmente il leader mondiale tra i costruttori di veicoli “a nuova energia”, nonché il secondo produttore di batterie (dopo CATL).

Great Wall

Great Wall

Già presente in Europa e in Italia da diversi anni con l’omonimo brand, Great Wall è un gruppo molto forte in Cina ed è ora pronto a sbarcare in Europa con due brand premium ad alto tasso di elettrificazione: da una parte WEY, con i SUV ibridi plug-in Coffee 01 e Coffee 02, dall’altra ORA, con la hatchback elettrica dalle linee retro Funky Cat e la berlina coupé elettrica The Next Ora Cat. Per tutti, ottime prestazioni sulla carta e una sicurezza da 5 stelle Euro NCAP.

Geely

Geely

Quasi un milione e mezzo di auto vendute all’anno fanno di Geely uno dei più importanti costruttori cinesi di auto nel mondo. La presenza globale del gruppo, infatti, è notevole, grazie soprattutto alle campagne acquisti effettuate negli ultimi anni, con Volvo e Lotus che fanno parte a tutti gli effetti. Non mancano le partecipazioni azionarie, come nel caso del 10% che rende Geely il principale azionista del gruppo Daimler/Mercedes. Geely è presente indirettamente in Italia da tempo con Volvo e Lotus, a cui da qualche mese si è aggiunto anche Lynk & Co (che sta ottenendo un ottimo successo con la formula del noleggio “Netflix-style” dei suoi SUV ibridi 01, e Polestar (con la sua gamma di auto elettriche premium ad alte prestazioni). Da segnalare anche la presenza tramite il marchio smart (con il nuovissimo SUV compatto #1), detenuto al 50% insieme a Daimler. E molte novità sono in arrivo nei prossimi mesi, a cominciare dallo sbarco in Europa del brand Zeekr e dalla recente apertura del Geely Innovation Design Center a Milano..

MG

SAIC

Oltre 1 milione di auto vendute in tutto il mondo per SAIC (Shanghai Automotive Industry Corporation), fino a poco tempo fa noto agli addetti ai lavori europei per la moltitudine di joint venture realizzate con le case automobilistiche nostrane per permettere loro di produrre in Cina. SAIC, tuttavia, ha saputo muoversi con astuzia anche nel Vecchio Continente, riportando dapprima nel Regno Unito e poi in tutta Europa il marchio MG che oggi si focalizza su vetture (elettriche, ibride e termiche) caratterizzate da un’ottimo rapporto qualità/prezzo, destinate a dare filo da torcere alla concorrenza asiatica.

Xpeng

XPENG

La prima auto di serie del marchio XPENG, una startup con sede a Guangzhou e uffici di R&D nella Silicon Valley, risale al 2018. Ci sono voluti solo 4 anni per lo sbarco in Europa con una gamma di veicoli 100% elettrici che va dal SUV compatto alla berlina di lusso. In tutti i casi, un design fortemente d’impatto e un’elevata attenzione alla tecnologia di bordo (e alla sicurezza) costituiscono i pilastri fondanti del brand, che a inizio 2023 ha lanciato due nuovi modelli di fascia alta. Si tratta di XPENG G9 e P7, rispettivamente SUV e berlina sportiva, già ordinabili in Danimarca, Norvegia, Paesi Bassi e Svezia (non ancora confermata l’Italia). Tra le specifiche degne di nota troviamo la piattaforma con impianto elettrico a 800 V e ricarica a 300 kW, che consente di ripristinare il 70% dell’autonomia in soli 20 minuti.

Nio

Nio

Alla fine del 2022 NIO, l’azienda cinese produttrice di veicoli elettrici premium nota ai più per la propria partecipazione al campionato di Formula E, ha annunciato il debutto in Germania, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia seguendo di un anno lo sbarco in Norvegia. Non è al momento confermato l’arrivo in Italia. Tre i nuovi modelli disponibili, tutti derivati dalla nuova piattaforma NIO NT2 che punta tutto su prestazioni, comfort e sicurezza: ET7, una berlina fastback di grandi dimensioni, EL7 un SUV coupé e ET5, una berlina più compatta.

Tra le frecce al loro arco, insieme alle formule di abbonamento, figura l’innovativa architettura CSU (Chargeable, Swappable, Upgradeable), che consente sia di ricaricare sia di sostituire le batterie tramite stazioni proprietarie dedicate al battery swap.

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