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La cinese Dongfeng pronta a produrre in Italia

Dongfeng rompe gli indugi e si candida per produrre le proprie automobili in Italia, promettendo una grossa mano a tutta l'industria del nostro paese

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Il colosso cinese dell'automobile Dongefeng si smarca ed è pronto a planare in Italia, per produrre le sue automobili elettriche in uno dei principali Paesi europei. Nelle settimane scorse si era parlato intensamente della necessità di ricercare dei nuovi soggetti, da affiancare alla consolidata presenza di Stellantis, in grado di impiegare forza lavoro nel settore auto del Bel Paese, per arrivare alla sospirata quota di 1 milione di veicoli in un anno. Lo stesso ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, aveva aperto uno spiraglio ai competitors cinesi, che adesso si materializzano sotto le spoglie di Dongfeng.

Dongfeng pronta a parlare col Governo italiano

Prima sembrava che toccasse a Leapmotor, già partner di Stellantis, poi BYD e Chery avevano fatto un timido sondaggio, mentre adesso la conferma dell'interesse cinese alle fabbriche italiane arriva da Dongfeng che ha dichiarato: "Le discussioni sono allo stadio iniziale, ma i contatti finora sono molto positivi. Vogliono stabilire un rapporto di fiducia e poi approfondire". L'obiettivo è quello di realizzare in Italia 100.000 macchine all'anno. "Siamo interessati a produrre in Italia e siamo pronti a incontrare il governo", ha detto Qian Xie, Capo dell’Europa of Dongfeng Automobile Group, a Milano, a margine di un evento di presentazione di Voyah, il nuovo marchio di Dongfeng, tra i primi tre produttori automobilistici in Cina.

Italia strategicamente importante

L’Europa è considerata da Dongfeng Automobile Group come “un mercato molto importante”, ma – dichiara sempre Xie – “l’approccio è ‘pensa globale, agisci locale'”. L'offerta di Dongfeng sarà versatile e molto ampia: “Pensiamo a un’offerta abbastanza ‘larga’, auto da 4 metri fino a oltre 5 metri”, aggiunge il top manager. Probabilmente non ci saranno soltanto delle motorizzazioni elettriche, ma ci potrebbe essere una svolta ibrida, molto più richiesta a queste latitudini. Sui vantaggi che può offrire l’Italia, Xie dice: “l’Italia è molto interessante per la sua lunga cultura automobilistica, oltre che per la disponibilità di porti (a cui e da cui trasportare prodotti finiti e componenti)”.

E sugli impatti occupazionali di uno scenario che veda la presenza di Dongfeng su linee di produzione in Italia, il manager non parla ancora di stime, “non essendo ancora in grado di valutare dettagliatamente l’impatto in termini di posti di lavoro creati”.

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