
Cupra Formentor e-Hybrid rappresenta il vertice delle motorizzazioni plug-in della gamma Formentor, offrendo una potenza complessiva elevata (272 CV) unita a una batteria da quasi 20 kWh capace di garantire percorrenze in elettrico più che soddisfacenti per l’uso quotidiano. Dopo il restyling del 2024, che ha portato aggiornamenti stilistici e tecnologici, questa variante si propone come alternativa più dinamica a chi ricerca un SUV dall’anima sportiva ma anche una significativa riduzione dei consumi e delle emissioni. Nel test abbiamo coperto tratti urbani, extraurbani e autostradali, verificando come si comporta in condizioni reali, sia con la batteria carica che scarica, ovvero l’utilizzo più critico per le motorizzazioni elettrificate come questa.
Design e dimensioni
Esteticamente, nuova Formentor si differenzia poco nelle dimensioni rispetto alle versioni meno spinte: la lunghezza si attesta a 4.45 m, la larghezza a 1.83 m e l’altezza a 1.50 m, con passo di 2.68 m. Il restyling 2024 ha introdotto nuovi elementi stilistici: un frontale rivisitato con la firma luminosa aggiornata e altamente riconoscibile, fari Matrix LED, cofano più definito e la linea laterale valorizzata da cerchi da 19 pollici di serie, fino a 20” a richiesta. Rimane una delle alternative più convincenti del segmento e il mercato, infatti, sta rispondendo più che positivamente. Rialzata da terra, dalle forme sportive, non eccessivamente grande ma sufficientemente spaziosa all’interno. Al posteriore spicca la barra luminosa coast-to-coast, una firma luminosa omogenea che attraversa tutta la coda, con il logo Cupra retroilluminato. Risalta anche in questo caso la firma luminosa a triplice triangolo, nuovo elemento distintivo del corso stilistico di Cupra. Il paraurti posteriore ha ora un design più marcato, ma alcuni elementi estetici sportivi come finte minacce di scarico (nei modelli non dotati di scarico visibile) restano decorativi. Il bagagliaio ha una capacità di 345 litri con tutti i sedili eretti e si espande fino a circa 1.400 litri abbattendo i sedili posteriori: non il migliore del segmento e si perdono dei litri a causa del pacco batterie collocato sotto al pianale.

Interni e tecnologia, spazio
L’abitacolo di nuovo Formentor riprende lo stile sportivo Cupra con finiture curate: sedili sportivi che combinano comfort e sostegno, volante multifunzione con marchio Cupra, materiali di qualità, inserti decorativi e rivestimenti con dettagli che sottolineano la sportività (colori accentuati, cuciture, etc.). Le versioni VZ al vertice della gamma includono abbinamenti estetici più ricchi, cerchi maggiorati e interni personalizzati, oltre ad una dotazione da ammiraglia. Dal punto di vista tecnologico, la vettura dispone di un sistema multimediale con display touch centrale da ben 12,9” e dall’interfaccia aggiornata rispetto al modello precedente. Semplice da utilizzare, dall’ottimo feedback al tocco e ricco di funzioni, supera di slancio le possibilità offerte con la prima generazione del crossover spagnolo. Non manca la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, anche in modalità wireless, oltre ad altre funzioni connesse via app My CUPRA. Più che buono anche lo spazio per i passeggeri posteriori, che appare adeguato per il segmento: si viaggia anche in tre, senza sacrificare più di tanto il passeggero centrale posteriore.

Prova su strada
Per molti, parlare di sportività in relazione a un SUV compatto come la Cupra Formentor potrebbe sembrare un azzardo. Eppure, con questa nuova generazione, Cupra è riuscita a coniugare dinamismo e comfort in maniera sorprendente, creando un equilibrio che soddisfa sia chi cerca piacere di guida sia chi privilegia la praticità quotidiana. Gli elementi che più contribuiscono a questa sensazione sono diversi: l’assetto, la versatilità del telaio, la risposta del pedale dell’acceleratore e, soprattutto, la precisione dello sterzo. Appena saliti a bordo, ci si sente subito a proprio agio: i sedili avvolgenti e ben regolabili offrono un comfort elevato, la posizione di guida rialzata garantisce una visuale ottimale della strada, mentre l’abitacolo, moderno e ben rifinito, trasmette una sensazione di cura e accoglienza. Le funzioni principali sono sempre a portata di mano grazie ai comandi fisici integrati nel volante, tra cui il pratico selettore delle modalità di guida, che permette di trasformare l’anima dell’auto con un semplice tocco.

Lo sterzo merita una menzione speciale: progressivo, ma al tempo stesso diretto e preciso, si adatta con naturalezza a ogni situazione. In città è leggero e intuitivo, mentre selezionando la modalità Performance acquista rigidità e reattività, aumentando il coinvolgimento al volante e restituendo un feeling sportivo che sorprende per un’auto di questa categoria. Il merito va anche al Dynamic Chassis Control, il sistema di sospensioni attive che permette alla Formentor di cambiare carattere a seconda della modalità selezionata. In Comfort, la vettura assorbe bene le irregolarità del fondo, garantendo viaggi rilassati e confortevoli. In Performance, invece, l’assetto si irrigidisce, riducendo il rollio e offrendo un appoggio sicuro anche nei tratti più guidati. Va detto che con i cerchi di grande diametro dell’auto in prova, qualche scossone sulle buche più pronunciate si avverte: tendenzialmente, la taratura dell’assetto è orientata al sostegno laterale, quindi si perde qualche punto sul fronte del comfort.

Ottima la risposta dell’acceleratore, soprattutto nelle partenze da fermo, grazie al supporto immediato del motore elettrico. La transizione tra la spinta elettrica e quella del 1.5 TSI avviene in modo quasi impercettibile, senza strappi né rumori invasivi: un grande progresso rispetto all’ibrido plug-in della generazione precedente. Ben fatto. Grazie all’impianto frenante Brembo maggiorato, è superlativo il feeling con il freno: immediato, potente e ben modulabile. Il salto tra la frenata rigenerativa e quella meccanica è un lontano ricordo delle altre ibride in commercio. Si percepisce la sportività e l’attenzione al dettaglio, tipica di Cupra. La versione testata, con 272 CV complessivi e 400 Nm di coppia, sfrutta il connubio tra il motore termico 1.5 TSI e l’unità elettrica in modo equilibrato, offrendo brillantezza quando serve e fluidità nei tratti urbani. Il cambio automatico DSG a 6 rapporti non riesce però a raggiungere però la rapidità e immediatezza della controparte a sette marce destinata ai soli motori termici: la taratura è meno estrema e quindi interagire con i paddle al volante non è sempre così piacevole. Meglio premere a fondo l’acceleratore e lasciare che il sistema moduli autonomamente i rapporti. Le prestazioni non mancano: 7,2 secondi per toccare i 100 km/h da ferma e oltre 220 km/h di velocità massima. I 177 CV dell’1.5 e i 116 CV dell’elettrico si sentono tutti. Stupisce la progressione anche a velocità sostenute.

Autonomia e consumi
E nonostante tutto, a stupire sono anche i consumi. Guidando in città, con uno stile pacato e tranquillo, si possono superare agilmente i 110 km di autonomia, mentre con un piede più pesante si scende intorno ai 90/95 km. Se si esce dall’area urbana, ci si avvicina agli 85/90 km, ma è più che normale per una motorizzazione elettrificata. Ma il vero plus di questo ibrido lo si avverte a batteria scarica. Contrariamente a quanto avviene su altre applicazioni nel mercato, questo e-Hybrid di nuova generazione permette di stabilizzare i consumi in ciclo misto sui 15 km al litro in ciclo urbano. In città può anche toccare i 16 km al litro, mentre in autostrada si oscilla tra i 13,5 e i 15 km al litro, a seconda del piede e dello stile di guida. Insomma, un ibrido che assicura consumi da diesel quando la batteria si scarica. Molto bene. Attenzione però al serbatoio, ridimensionato a soli 40 litri (per lasciare spazio alla batteria). I consumi sono bassi, ma su un lungo viaggio saranno richiesti più rabbocchi di benzina.

Tra i plus del nuovo ibrido, vi è anche la possibilità di ricaricare la batteria da quasi 20 kWh tramite colonnine fast, grazie all'attacco dedicato per la corrente continua fino ad un massimo di 50 kW. In questo modo i tempi di ricarica di abbassano a circa 30 minuti o, in alternativa, rimane disponibile la ricarica in AC fino ad un massimo di 11 kW.
Prezzi e considerazioni finali
Interessante anche sul fronte prezzi, perché Formentor conserva quel giusto rapporto tra ricercatezza al dettaglio e accessibilità di prezzo. I listini partono da 37.200 euro, al netto di offerte o promozioni, per l’1.5 turbo benzina da 150 CV in allestimento standard con cambio manuale. La stessa versione ma con motore mild-hybrid e automatico scavalla di poco oltre i 40.000 euro, mentre l’ibrido plug-in ma da 204 CV attacca ad un prezzo base di 46.500 euro. La più potente versione con 272 CV, da noi provata, arriva invece a 55.650 euro, trattandosi di una motorizzazione al vertice della gamma. Gli allestimenti più ricchi VZ e VZ Extreme richiedono un ulteriore esborso, per assicurare un miglior design e un equipaggiamento più ricco.
L’auto da noi provata, nelle foto, raggiunge un prezzo di listino di circa 62 mila euro. Rimangono comunque disponibile le altre motorizzazioni endotermiche con il 2.0 turbo benzina da 204, 265 e 333 cv, abbinato anche alla trazione integrale 4Drive.