Extreme E, il sabato di gara termina con l'acuto del team Rosberg X Racing, ma non senza lesinare emozioni

Si conclude il primo giorno di gara dell'Island X Prix, quinto round del calendario di Extreme E. A festeggiare è il team di Nico Rosberg, ma a vincere è soprattutto lo spettacolo nello sterrato

Extreme E, il sabato di gara termina con l'acuto del team Rosberg X Racing, ma non senza lesinare emozioni

Dopo una intensa giornata, intrisa di emozioni e forti colpi di scena, l'Island X Prix dell'Extreme E ha esaurito il suo primo capitolo di gare con il botto. Letteralmente, perché il "Grand Final" - l'atto conclusivo - è stato contraddistinto da un rovinoso cappottamento di Katie Munnings, oltre a una rovinosa penalità di oltre quindici secondi ai danni di coloro che sono transitati per primi sotto alla bandiera a scacchi, nella fattispecie la coppia Sorensen/Andersen del No.99 GMC Hummer EV Chip Ganassi Racing, per un'irregolarità durante la fase di "Switch". Dopo lo sconto di pena, gli americani precipitano sul gradino più basso del podio, mentre l'alloro viene appoggiato sulle teste del duo Åhlin-Kottulinsky e Kristofferson del Rosberg X Racing. Vittoria determinante per il team tedesco, che precede l'affiatata coppia Sanz/Ekstrom dell'Acciona | SAINZ XE Team. Dunque, per raccontare al meglio queste ore di sport è necessario riavvolgere il nastro dell'intero sabato vissuto al poligono militare di Teulada.

Grandi duelli nelle Q1 Heats

Spira un'aria calda, torrida, quasi infernale sopra alla pista dell'Island X Prix, l'appuntamento dell'Extreme E in Sardegna. Neanche le ore mattutine forniscono un rifugio dalle alte temperature, elevate fin da subito, ma certamente non paragonabili a quelle che si rilevano in pista, coi piloti che entrano in modalità attacco con i due round di qualifiche. In un istante le anguste e polverose stradine dell'area militare di Teulada diventano un campo di battaglia in cui piloti competono, senza esclusione di colpi, tra salti, buche, polvere e scarsa visibilità.

Extreme E

La prima sessione di qualifiche ha visto prendere il largo, sin dallo start tempisticamente perfetto, la vettura di Johan Kristoffersson del team di Nico Rosberg. Il suo primo inseguitore, agguerrito e rapidissimo, è stato il rientrante Sébastien Loeb dell'ABT CUPRA XE, scortato a sua volta da Andreas Bakkerud di JBXE. Sfortunato Fraser McConnell, che ha optato per un percorso alternativo alla partenza, ma che comunque gli è bastato per acciuffare il quarto posto davanti a Timo Scheider di Carl Cox Motorsport. Quest'ultimo, nel tentativo di recuperare terreno e di sorpassare McConnell, è andato allo scontro con la Odissey 21 del collega giamaicano, provocando un grosso danno alla parte sinistra della propria vettura, con uno sportello rimasto sospeso per l'intera prova. Il pilota della X44 Vida Carbon Racing è riuscito, tuttavia, a difendere la posizione, con l'ordine rimasto invariato per i primi due giri. Dopo lo switch tra piloti, il team RXR ha conservato la leadership della gara davanti alla ABT Cupra XE, con Lia Block che è riuscita a balzare al terzo posto dopo un tempestivo cambio di guida. Buona la prima per l'americana, figlia del compianto Ken Block. Per quanto riguarda le sorti del team X44 Vida Carbon Racing, questi ha iniziato a risalire la classifica, con Cristina Gutiérrez indiavolata al volante e autrice di un eccellente sorpasso usando la sua ENOWA Hyperdrive su Hedda Hosås per conquistare il quarto posto. La campionessa della scorsa edizione ha continuato nella sua offensiva, salvo incappare in un improvvido taglio con abbattimento della bandiera del Waypoint 10, che gli è costato una penalità di 10 secondi e il quinto posto finale. Davanti posizioni invariate fino al traguardo.

I risultati del Q1 Heat 1:

1. Rosberg X Racing 8:41.725min
2. ABT CUPRA XE +2.321s
3. Carl Cox Motorsport +14.939s
4. JBXE +16.953s
5. X44 Vida Carbon Racing +26.304s (PENALIZZATO)

Extreme E

Il secondo round di qualifiche si è aperto con lo scatto bruciante di Timmy Hansen del team Andretti Altawkilat Extreme E, seguito in scia da Mattias Ekström (ACCIONA | SAINZ XE Team) e Kevin Hansen (Veloce Racing). I primi tre sono rimasti attaccati per tutti i primi due giri, mentre dietro Tanner Foust è stato autore di un sorpasso ad alto tasso di adrenalina ai danni di RJ Anderson, che gli è valso il quarto posto. Quando le vetture arrivano alla Switch Zone, per qualcuno è il panico: sia la vettura del ​​Veloce Racing che quella del NEOM McLaren Extreme E Team hanno subito una foratura, che li obbliga a retrocedere in fondo alla classifica. Alla ripartenza Munnings scava un bel salco tra lui e l'inseguitrice Laia Sanz, seconda solitaria. Dietro alla coppia di testa emerge Amanda Sorensen, abile a restare fuori dai guai e ad acciuffare un ottimo terzo posto per la GMC Hummer EV Chip Ganassi Racing. Michael Andretti può allegramente festeggiare un acuto importante da parte della sua scuderia.

I risultati del Q1 Heat 2:

1. Andretti Altawkilat Extreme E 8:37.468min
2. ACCIONA | SAINZ XE Team +9.305s
3. No.99 GMC Hummer EV Chip Ganassi Racing +19.229s
4. Veloce Racing +42.973s
5. NEOM McLaren Extreme E +1:48.907s

Extreme E

Sorprese e certezze nelle Q2 dell'Extreme E

Nella Q2 Heat 1, Laia Sanz dell'Acciona SAINZ XE Team è stata la più rapida al via, mentre Taylor di Veloce Racing ha preso la traiettoria alternativa all'estrema destra della griglia, sfrecciando in seconda posizione davanti a Mikaela Åhlin-Kottulinsky (RXR), giusto per un soffio. Lia Block di Carl Cox Motorsport è stata costretta a una brusca virata a destra quando le vetture si sono improvvisamente ricompattate, precipitando in fondo al gruppo e dietro anche alla Gutiérrez della X44 Vida Carbon Racing, che a sua volta si stava avvicinando alla Taylor. La campionessa del 2021 è stata brava, poi, a superare Taylor quando le offroad sono entrate nella Switch Zone, ma dopo il cambio di pilota il team Veloce Racing si è preso la rivincita, ricacciando alle spalle McConnell, sostituto della Gutiérrez. Lo svedese è riuscito a farsi strada all'interno con una manovra aggressiva per conquistare il terzo posto davanti alla vettura della scuderia X44 Vida Carbon Racing. Alla fine, la vittoria è finita saldamente nelle mani di Ekström davanti a Kristoffersson di RXR.

Risultati Q2 Heat 1:

1. ACCIONA | SAINZ XE Team 8:41.327min
2. Rosberg X Racing +3.440s
3. Veloce Racing +6.134s
4. X44 Vida Carbon Racing +8.353s
5. Carl Cox Motorsport +17.355s

Extreme E

Nella Heat 2 delle Q2, ognuno dei team ha sfruttato l'ENOWA Hyperdrive per andare alla caccia della partenza perfetta, che è stata firmata da Amanda Sorensen dal No. 99 GMC HUMMER EV, abile a freddare tutti quanti e a prendere il comando dopo attimi di pura tensione ruota a ruota con la Andersson (ABT CUPRA XE). Sulla scia di un'ottima prestazione registrata nelle Q1, Munnings di Andretti Altawkilat Extreme E ha chiuso la porta alla Hosås di JBXE, che si è unita al gruppo scegliendo il sentiero alternativo sulla destra. Invece, una partenza lenta per il NEOM McLaren Extreme E Team ha visto Emma Gilmour ritrovarsi in quinta piazza. I giri puliti di tutti i team hanno causato un ordine invariato di arrivo fino alla Switch Zone, quando un lento cambio di pilota per la ABT CUPRA XE ha permesso ad Andretti Altawkilat Extreme E di balzare al secondo posto. Anderson ha ripreso da dove aveva lasciato il suo compagno di squadra, tagliando il traguardo comodamente davanti al gruppo per conquistare la vittoria degli Heat 2. A unirsi al team americano nella Grand Final ci sono Andretti Altawkilat Extreme E e ABT CUPRA XE, dopo il secondo posto di Hansen e il terzo posto di Loeb. Foust ha avuto la meglio su Bakkerud nel loro stint di due giri conquistando il quarto posto per il NEOM McLaren Extreme E Team. Una magra consolazione.

Risultati Q2 Heat 2:

1. No.99 GMC Hummer EV Chip Ganassi Racing 8:53.300min
2. Andretti Altawkilat Extreme E +6.684s
3. ABT CUPRA XE +8.960s
4. NEOM McLaren Extreme E +12.015s
5. JBXE +21.420s

Extreme E

Il punteggio dopo le qualifiche

1. ACCIONA | SAINZ XE Team: 18 punti
2. Rosberg X Racing: 18 punti
3. Andretti Altawkilat Extreme E: 18 punti
4. No.99 GMC HUMMER EV Chip Ganassi Racing: 16 punti
5. ABT CUPRA XE: 14 punti
6. Veloce Racing: 10 punti
7. Carl Cox Motorsport: 8 punti
8. NEOM McLaren Extreme E Team: 6 punti
9. X44 Vida Carbon Racing: 6 punti
10. JBXE: 6 punti

Redemption Race senza esclusione di colpi

La Redemption Race dà l'opportunità alle squadre, che dopo le qualifiche hanno mancato l'accesso al "Grand Final", di riscattarsi e di accaparrarsi il massimo dei punti possibili. Le posizioni in ballo sono quelle che vanno dal sesto al decimo posto, non le più nobili, ma non importa. Quando scatta l'ora del via, tutti i piloti sono concentrati verso un unico obiettivo: vincere. Anche per questo motivo, la "gara della redenzione" del sabato è stata un concentrato di emozioni, adrenalina e scontri senza tante remore. Dopo quattro giri al cardiopalma, con scontri e incroci pericolosi, a spuntarla è stato il Veloce Team con Hansen/Taylor, che portano a casa 8 punti. Seguono Foust/Gilmour della Neom McLaren Extreme E, 6 punti per loro, poi Scheider/Block del Carl Cox Motorsport (4 punti), McConnell/Gutiérrez del X44 Vida Carbon Racing (2 punti) e Bakkerud/Hosås del JBXE team (1 punto). Un buon assaggio in vista della finalissima.

Grand Final: il Team RSR firma la vittoria dopo alcuni colpi di scena

A giocarsi il Grand Final sono coloro che nelle sessioni precedenti hanno dimostrato il maggior feeling con la polvere e la sabbia dei 2,9 chilometri del veloce tracciato di Teulada. Se qualcuno avesse puntato una "fiche" sul successo di Sébastien Loeb e Klara Andersson, avrebbe commesso un grave errore. Infatti l'alsaziano, nove volte campione del mondo rally, partito per disputare i primi due giri è incappato in un guasto alla sua vettura, che l'ha costretto a una sosta forzata dopo un giro, togliendolo di fatto dalla contesa. Dunque a giocarsi la vittoria finale restano in quattro, ma al terzo giro succede il patatrac: la vettura di Cate Mummings Sorensen si scontra con quella di Åhlin-Kottulinsky (RXR), perde il controllo e, nonstante una manovra di emergenza, finisce sotto sopra. Il cielo diventa la terra, e viceversa. Per fortuna nessun guaio per la brava il pilota, mentre il SUV elettrico del team Andretti Altawkilat è, per forza di cose, costretto al ritiro.

Dopo i quattro giri previsti, la vettura del No.99 GMC Hummer EV Chip Ganassi Racing transita per prima al traguardo, ma il sorriso è amaro perché sa che è in arrivo una penalità che la proietta al terzo posto.

Ne beneficia il duo del team RXR, che con una condotta esemplare vince il round 5 dell'Extreme E, mentre la piazza d'onore va alla coppia dell'Acciona | SAINZ XE Team. Sul podio suonano le note dell'inno tedesco, nell'attesa di domani quando il format verrà replicato per un round 6 che si preannuncia rovente, non solo per il caldo, ma per la voglia di rivalsa di moltissimi.

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